Cassardo lascia la Proloco

Pronto a non ricandidarsi e addirittura a rassegnare le dimissioni prima del tempo, senza attendere la naturale scadenza del mandato.

L’annuncio lo ha dato di persona il presidente della pro loco Mario Cassardo, durante il recente pranzo dell’associazione che la pro loco offre tutti gli anni ai volontari della fiera dell’amarena che, quest’anno, sono stati ben 71.

cassardo1Cassardo ha fatto il proprio annuncio davanti ai commensali. «E’ ora di cambiare aria – esordisce Cassardo – Alla fine della scadenza naturale del mandato non mi candiderò più, neanche all’interno del direttivo. Io sono convinto che le dimissioni non si annunciano mai, ma si danno e basta, questo mi consente di affermare che nel caso in cui ci sia qualcuno che abbia voglia di prendere il mio posto già da subito io sono pronto a rassegnare le dimissioni immediatamente, per eventualmente affiancare il mio successore per il periodo necessario al passaggio di consegne. Non credo si debba cercare una persona per sostituirmi, penso che i soci debbano più che altro pensare di trovare un gruppo di persone dal quale far emergere poi un presidente. Per questo ho aggiunto che se a fine anno, o ad aprile all’assemblea del bilancio, qualcuno volesse iniziare a lavorare in affiancamento al sottoscritto, io sono pronto a fare un passo indietro. Lascio una pro loco sana, senza problemi di sorta, con un bilancio giunto a pareggio ed un circolo che permette alla pro loco di avere una sede onorevole a costo zero, perché si sostiene grazie alle entrate del circolo stesso. Vorrei anche dare una spiegazione alla mia uscita di scena dal panorama della pro loco. Io lascio perché sono convinto che 12 anni sono anche troppi e quindi mi faccio da parte per favorire un certo rinnovamento. La svolta della pro loco c’è stata nel 2011, in occasione del trenta cinquennale della fondazione e dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’unità d’Italia. E’ importante sottolineare che con la creazione del circolo la situazione è cambiata notevolmente, con un grosso flusso di giovani in costante aumento La pro loco di oggi è un po’ anomala. Qualcuno pensa che la pro loco dovrebbe essere una associazione di coordinamento. Ma perché il sistema funzioni in questo modo occorrerebbe che le altre associazioni si facessero coordinare. Cosa alquanto difficile in un paese come Trofarello, se non è il Comune a fare una cosa del genere, con tante associazioni ed un forte individualismo. Per coordinare occorre avere anche fondi, che la pro loco non ha mai avuto. Pur non apparendo, comunque,la pro loco coopera con tutte le associazioni che chiedono il suo aiuto, come l’oratorio per organizzare la loro festa, l’Avis, il Movimento 5 Stelle. In qualche modo, quindi, la proloco è una associazione che svolge un servizio di aiuto per le altre associazioni».

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