Svolta sui campetti: si cerca il collaudo

impianti_sportivi_1CENTRO – Una svolta nella vicenda dei campetti di calcio del centro sportivo Mazzola. Tutta la pratica con la nomina del collaudatore ed il probabile collaudo dell’intera opera è depositata dal 1996 presso l’ufficio del genio civile ed è quindi in questo luogo che si dovrà andare a scavare per capire se i campetti sono o meno a norma. Così tenta di dipanare la matassa il sindaco Gianfranco Visca. «Speriamo che questa indagine ci dica che la struttura non è da toccare ed è assolutamente collaudata ed a norma. Anche se si verificasse questa ipotesi resta comunque il problema del telo di copertura in quanto i vigili del fuoco vogliono assolutamente che il manto di copertura dei palloni sia realizzato con materiale ignifugo. Le leggi sono cambiate. Se prima il fattore di riferimento era dato dal numero delle persone in grado di contenere la struttura oggi il riferimento è la superficie utilizzata per l’attività – spiega Visca – Pertanto se prima non era necessario il certificato di prevenzione incendi, rilasciato dai vigili del fuoco, oggi è obbligatorio. La superficie di riferimento è 100 metri quadri mentre i campetti sono 650 metri quadri. Il telo che andava bene allora, oggi non va più bene con la nuova legge ed i nuovi parametri che sono stati cambiati in corsa, mentre noi stavamo andando avanti con i lavori. Speriamo comunque di trovare il collaudo e di non dover toccare la struttura perché sarebbe un bel risparmio e ci porterebbe alla soluzione del problema».
Interviene anche il vicesindaco Maurizio Tomeo. «Il problema dei campetti sta nel fatto che noi abbiamo avuto un finanziamento per fare gli spogliatoi. Quei campetti sono stati per molti anni in mano ad un concessionario che non pagava l’affitto. Dopo esserci riappropriati del bene abbiamo avviato la loro sistemazione. I palloni senza gli spogliatoi non erano a norma, gli spogliatoi senza i palloni non sonoa norma. Noi abbiamo iniziato a fare uno spogliatoio con un risparmio di 30, 40 mila euro sulla base d’asta. Poi abbiamo ottenuto altro denaro dall’operazione “Mille cantieri per lo sport”. Successivamente abbiamo fatto analizzare la struttura ed è venuto fuori che sono stati collaudati. I campetti erano a norma come struttura privata dal punto di vista statico. Ora il plesso deve essere adeguato alle attuali norme e deve essere rifatto il fondo calpestabile. Bisogna farlo il prima possibile per assegnarlo a qualche associazione sportiva per gli allenamenti al coperto dei nostri ragazzi. La strada indicata dalla Regione Piemonte e dal Coni è quella di ristrutturare le strutture esistenti come sono i campetti – continua Tomeo – Chiederemo allo Stato di rifare le coperture del campetto per darli subito all’associazionismo sportivo». Dove troverete i soldi? «Abbiamo anche qualche idea per finanziare l’intervento. Ad esempio leggendo la Gazzetta ufficiale: lo Stato mette a disposizione 100 milioni di euro a disposizione del Coni per le periferie urbane nel decreto per il Giubileo. Ho fatto un giro per capire di cosa hanno bisogno le associazioni sportive e ho capito come vi sia bisogno di posti da assegnare al volontariato sociale che deve avere degli spazi per fare lo sport ed oggi Trofarello ha bisogno di questi spazi che devono essere ancora sistemati o terminati».

Roberto D’Uva

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