Botti di Capodanno. Non è cambiato niente. E’ cambiato tutto.

Il Capodanno appena trascorso ha segnato un nuovo corso nel modo di vivere i festeggiamenti. Da Trofarello a Cambiano, da Santena a Moncalieri, tutte le amministrazioni hanno accolto l’invito che da più parti perveniva: dire basta ai botti.

A mezz’ora dalla fatidica mezzanotte si sarebbe detto un successo su tutta la linea. A Trofarello solo qualche botto sporadico. Il centro cittadino, che sino all’anno scorso pareva un campo di battaglia fin dalle prime ore del 30 dicembre, taceva. Un silenzio quasi irreale accoglieva l’anno nuovo, per la gioia di chi stava festeggiando in casa o nei locali, senza la preoccupazione di anziani svegliati di soprassalto, di neonati urlanti, di animali terrorizzati.

Ma gli irriducibili del botto non si sono fatti mancare nulla allo scoccare del cambio d’anno. Fuochi artificiali a iosa. Soprattutto al confine con Moncalieri con una serie di esplosioni impressionanti si è rotto il primo regalo che pensavamo di aver ricevuto dal 2016: il rispetto delle regole.

Sembrava quali un’azione (illegale) concertata.  Tutti insieme appassionatamente a esplodere ogni sorta di fuoco d’artificio, quasi a voler gridare: “io delle regole me ne frego!”.  Non è stato un bello spettacolo. Non è stato uno spettacolo contenibile, in trenta minuti le esplosioni erano ovunque. Sarebbe stato necessario lo schieramento di un esercito di agenti per multare tutti.

Un insuccesso dunque? Forse no. Perché a ben osservare tutto è cambiato. Innanzi tutto l’inciviltà si è espressa in una trentina di minuti, mentre nelle giornate antecedenti e seguenti il divieto è stato sostanzialmente rispettato. Ma soprattutto è cambiata la mentalità. Quello che fino a qualche anno fa sarebbe stato lodato come un bello spettacolo, oggi viene condannato dalla stragrande maggioranza dei cittadini. Gli sparatori non sono più visti come dei “tosti”, bensì come dei maleducati irrispettosi delle regole. E’ questa la grande novità, un piccolo passo verso un’evoluzione della festa che tenga conto anche dei desideri, dei bisogni e delle aspettative degli altri.

Festeggiare Capodanno in allegria, poesia e bellezza è possibile. Lo hanno dimostrato i trofarellesi che alla mezzanotte hanno fatto volare in cielo delle lanterne che con la loro flebile luce, nel silenzio, hanno bruciato l’anno passato e accolto in luce l’anno nuovo. Buon anno a tutti.

Sandra Pennacini

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