I pentastellati contro il PIP

Il Movimento 5 Stelle attacca l’amministrazione sulla variante del piano degli insediamenti produttivi. Mentre il Sindaco di Torino “gira” uno spot per la “barriera” di Milano e tra le promesse di grandi trasformazioni urbanistiche, mette in evidenza il nuovo insediamento “sociale” per studenti, il Sindaco di Trofarello non è da meno e già da tempo ha esordito con il suo “housing sociale”, presentandolo come un “fiore all’occhiello” del suo mandato amministrativo – esordisce Massimo Bertero per i pentastellati – Occorre fare un po’ di chiarezza. I “social housing” altro non sono che alloggi residenziali per scopi sociali. Una volta li avremmo chiamati “case popolari”. Allora perché questo “gioco” politico dei termini? Si deve sapere che le destinazioni d’uso delle aree e degli edifici sono regolamentate dalle NTA dei PRGC e queste si differenziano normalmente in “residenziale”, “commerciale”, “servizi”, “turistico-ricettive”, “produttive”, “agricole” – continua Bertero – Si deve anche sapere che per ogni comparto delle destinazioni d’uso, vi sono delle specifiche sulle attività ammesse. Ad esempio, nel comparto della destinazione d’uso “produttive” sono comprese tutte le attività industriali ed artigianali. Ovviamente nelle aree “produttive” non sono ammessi insediamenti “residenziali” e normalmente, in tali ambiti lavorativi, lo strumento urbanistico impedisce il cambio di destinazione d’uso da “produttivo” a “residenziale”, a meno di una “variante” al PRGC che deve passare sotto il controllo della Regione. Per esempio, a Trofarello, la giunta ha appena approvato l’ennesima variante al P.I.P. (Piano Insediamenti Produttivi) del Movicentro (a nostre spese). Perché? – si domanda sornione Bertero – Perché la precedente “variante” (sempre pagata da noi) è stata messa in discussione dalla Regione per l’esondabilità dell’area posta a sud della ferrovia; area che prevedeva la costruzione di capannoni e una non precisata quota di “ricettivo”. Sulla base di una rivisitazione delle NTA del PRGC, hanno riesumato la destinazione “ricettiva” giustificandola per la realizzazione di alloggi per studenti, quantificato la quota di tale destinazione d’uso in ben 9500 mq e “caricati” sul campetto comunale del Viello, posto a nord della ferrovia e fuori dall’area esondabile. Potenzialmente potranno essere costruiti più di 200 alloggi di 47,50 mq. Come si giustifica la realizzazione di 9500 mq di “alloggi” nel PIP del Movicentro? Con “l’housing sociale”, ovviamente».

Secca la replica del primo cittadino. «Ho provato più volte a spiegare al Consigliere Bertero sia in Consiglio Comunale che fuori che cos’era un intervento edilizio di tipo ricettivo all’interno del Movicentro. Vedo che non è riuscito a capirlo. Pazienza, si vede che non sono stato abbastanza chiaro nella mia spiegazione. Ci riprovo: la destinazione urbanistica del luogo non è residenza ma terziario ricettivo. Nessun cambio di destinazione d’uso come il Consigliere insinua – conclude Visca – Legga meglio le delibere e non tenti di trasmettere messaggi subliminali, ovvero non tenti di far entrare inconsciamente nella testa della gente ciò che coscientemente non ci entrerebbe mai».

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