Rosina e Salvatore: amore a quattro zampe. Pit Bull salvata dal canile

Salvatore e RosinaCENTRO  – Un amore di cagnolina per un amore di adozione. Parte dal meridione ed in particolare dalla Puglia la storia di Rosina. Pit Bull abbandonata e maltrattata giunta a Trofarello a seguito di una adozione da parte del trofarellese Salvatore Ammirata. Parte dal messaggio che gli sta più a cuore Salvatore: «Vorrei dire a chi ha intenzione di prendere un cane di scegliere di non comprarlo ma di adottarlo in uno dei tanti canili che ci sono. Questi canili ospitano i cani randagi. Specialmente al sud, sono tantissimi i cani randagi. La stessa Rosina arriva dalla provincia di Bari, da Delfi. Per fortuna da un canile che tratta gli animali molto bene» Salvatore Ammirata, 55 anni ad aprile, è nato a Palermo ma vive a Trofarello da 49 anni. Eravamo 6 figli. Mio papà era venuto a lavorare qui alla manifattura Tabacchi. «Mi sono sposato a 23 anni con mia moglie che avevo conosciuto all’età di 7 anni, lei ne aveva 5.  Abbiamo sempre amato gli animali. Rosina è il terzo cane che passa da casa nostra. I due precenti sono mancati. Li avevamo acquistati. Rosina invece è stata adottata. Quello che vorrei far capire alle persone è che questi animali si affezionano a te in modo incredibile. Noi, nel corso della nostra vita, possiamo averne quanti ne vogliamo di cani, così come possiamo avere qualunque oggetto. Loro hanno solo te. Inoltre la loro vita è corta. Ti danno tanto amore. Per questo ti affezioni… come fai a non affezionarti. A volte vado giù in cantina a prendere un pintone di vino e mi assento per 5 minuti. Quando torno mi fa le feste, come se non mi vedesse da giorni. Adottare un cane è una cosa bellissima. Come ho detto prima i cani precedenti li avevo comprati. Ma adottarli è completamente diverso. I cani adottati hanno una gratitudine impressionante. Loro hanno una vera anima. Rosina è arrivata a Trofarello nell’ottobre 2015. E’ stata per un anno randagia. Ha una gran paura dei petardi e dei suoni forti in generale. Evidentemente i ragazzini si divertivao a tirargli i petardi addosso. Devono averla anche picchiata, era senza peli e piena di croste. Avevano chiesto di adottarla già in tre ma il canile prima di assegnarla fa delle indagini e non avevano autorizzato l’adozione. Infine quando l’abbiamo vista su internet ce ne siamo innamorati ed abbiamo  fatto richiesta. Ci hanno mandato un volontario per verificare la famiglia. Dopo l’esame ci hanno comunicato che avevano accettato la nostra richeista ed è stata una grande gioia. Quando ci è mancato il secondo cane, che aveva 13 anni e mezzo ed era malato di tumore, io sono andato in depressione. E’ una sensazione che chi non ha vissuto non può comprendere. Rosina ci ha riportato il sorriso. Abbiamo scelto un Pit Bull, come gli altri due, in barba a quello che si dice di questi cani. Il Pit Bull è un cane dolcissimo, non esistono cani cattivi ma solo cattivi padroni. Così abbiamo deciso di prendere Rosina dal canile e siamo felici di averlo fatto» conclude Ammirata facendo un appello agli altri proprietari di cani: «Portiamo sempre dietro un sacchetto per raccogliere le deiezioni dei nostri animali. Eviteremo di farci guardare di brutto dai nostri concittadini che i cani non ce l’hanno. La stessa area cani e sporca. Forse non si è capito che le deiezioni devono essere raccolte anche in questo luogo. Le feci sono un veicolo per la trasmissione delle malattie tra cane e cane. Cerchiamo di farci volere bene. Raccogliamo le deiezioni. La città ne guadagnerà».

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