23 gennaio alle ore 16,30 presso la sede di via Raunheim
CENTRO - Sono certamente gli allievi più picoli della città. Tra pappe e pannolini sono i cittadini che si affacciano al mondo dei grandi, muovendo i primi passi all’interno del nido Italia 150 che ospita i bimbi da 3 mesi a 3 anni e che presenta per il 23 gennaio, ore 16,30, il proprio Open Day. «Il nido Italia 150 di Trofarello è un nido di nuova costruzione, aperto nell’attuale sede di via Raunheim dall’aprile 2012. Si tratta di una struttura moderna, accogliente, molto luminosa e dotata di un grande giardino che i bambini possono utilizzare in qualsiasi stagione – spiega Simona Berton, referente della cooperativa Proges – Da settembre 2016 la gestione del nido è passata alla Cooperativa Proges. La Proges è una cooperativa sociale, leader a livello nazionale nell’ambito dei servizi alla persona, tanto nel settore educativo, quanto nel settore socio-sanitario. Nata a Parma 20 anni fa, ha sempre perseguito forme di collaborazione innovative tra il settore pubblico e privato come: concessioni, project financing e società miste. La presenza territoriale di Proges tocca 10 regioni italiane con un radicamento ormai molto intenso nei territori di Torino e provincia.
Per dare alcuni numeri relativi alla linea educativa della cooperativa: la Proges gestisce 215 servizi, con 1095 educatori e operatori, 18 coordinatori pedagogici e 25 amministrazioni partner». Ma parliamo di Trofarello. «Nella Città di Trofarello, oltre
all’asilo nido, la Cooperativa ha in carico il personale educativo che opera nella Sezione Primavera della Scuola dell’Infanzia Cardinal Massaia.
Il nido Italia 150 può accogliere 44 bambini con un’età compresa tra 6 a 36 mesi che vivono la loro giornata educativa in differenti gruppi di appartenenza (sezioni verticali). Il nido dispone di posti convenzionati dal Comune, ma anche di posti privati. E’ attivo da lunedì a venerdì, dalle 8.00 alle 16.30, ma si tratta di orari flessibili che possono essere costruiti sulla base delle necessità delle famiglie. E’ infatti possibile prolungare l’orario fino alle 18 oppure frequentare soltanto alcuni giorni della settimana, o ancora usufruire di un orario part-time».
Attualmente com’è la frequenza?
«Attualmente il nido è frequentato da 12 bimbi che compongono un’unica sezione di età mista, nella quale operano 3 educatrici che sono il riferimento principale di bimbi e famiglie: Elisa Armentaro, Paola Petracca e Maria Grazia Visconti. Il gruppo di lavoro è inoltre composto dalla cuoca Maria Grazia Mollo, che all’interno della nostra cucina prepara ogni giorno il pranzo dei bambini e dall’assistente educativa Gabriella Bargadano, che oltre ad occuparsi della corretta igiene degli ambienti del nido è anche un supporto fondamentale per le educatrici».
Come interpretate voi la vostra scuola? «Per noi il nido d’Infanzia è un luogo d’informazione, formazione e confronto tra operatori e genitori su tematiche legate alla crescita dei bambini. Scopo del nido è dunque quello di offrire uno spazio di formazione e socializzazione, nella prospettiva del benessere psicofisico dei bambini e dello sviluppo delle loro potenzialità cognitive, affettive, relazionali e sociali. Per far sì che questo accada le azioni e le scelte educative non possono essere lasciate al caso, ma sono guidate da un Progetto Pedagogico che in primo luogo si fonda su un’idea di bambino competente fin da piccolissimo – continua la Berton – Per questa ragione poniamo grande attenzione alla progettazione delle esperienze educative, intese sia come momenti dedicati al gioco libero sia come attività guidate e strutturate dall’adulto. Le attività strutturate sono proposte come occasioni di conoscenza e di scoperta, svolte in maniera regolare e stabile, con coerenza e varietà affinché i bambini possano, vivendole, apprendere e crescere. Le modalità con cui sono proposte le diverse esperienze variano in base all’età dei bambini, al tipo di proposte e al numero dei bambini che si intende coinvolgere o che sono interessati. Il nido Italia 150 dispone di spazi adatti a proporre esperienze di apprendimento ricche e varie, quali: attività di manipolazione e contatto con materiali naturali, esperienze grafico-pittoriche, laboratori di lettura, esperienze legate al movimento, oltre che giochi e attività che possono essere svolti all’aria aperta grazie alla risorsa costituita dal grande giardino». E le famiglie che ruolo hanno? «Parte fondamentale del nostro progetto pedagogico riguarda la partecipazione delle famiglie: nel corso dell’anno educativo creiamo differenti occasioni di condivisione e confronto, come ad esempio feste, laboratori pomeridiani, colloquio individuali o incontri di sezione per condividere con le famiglie il progetto educativo del nido». Avete interazioni con il territorio?
«Per quanto riguarda le relazioni con il territorio, il nido partecipa anche quest’anno al progetto finanziato da Altro Tempo-zerosei Compagnia di San Paolo, dal titolo “Alimentiamo il gioco 3.0”. Nell’ambito del progetto rivolto alle famiglie con bimbi in età 0-6 anni del territorio di Trofarello, il nido propone laboratori di cucina, incontri con esperti su tematiche educative e laboratori creativi con le educatrici».
Qual è il suo compito?
«Il mio compito di coordinatore pedagogico è quello di supportare l’èquipe per le questioni organizzative, pedagogiche e progettuali, nella convinzione che la qualità di un nido sia strettamente legata alla capacità del gruppo di lavoro di trovare sempre nuovi spunti di riflessione, ponendosi domande e prendendosi cura della propria professionalità». Come la pensano gli altri operatori del Nido?
«Nonostante il nostro sia un lavoro faticoso io ne appezzo molte cose. In particolare mi gratifica la relazione che ho l’opportunità di instaurare con i bambini e lo “scambio” emotivo con loro, le loro famiglie e con le colleghe con le quali sono costantemente in confronto attraverso il lavoro di gruppo» commenta l’educatrice Elisa Armentaro.
Maria Grazia Visconti (educatrice): «Nonostante la difficoltà dell’ambientamento mi gratifica la relazione affettiva che si instaura con i bambini superata la difficoltà iniziale» interviene Maria Grazia Visconti (educatrice).
«Mi gratifica l’opportunità di costruire delle relazioni, in particolare quelle con le famiglie» commenta l’educatrice Paola Petracca. «Faccio questo lavoro con amore e passione» spiega la cuoca Maria Grazia Mollo. Ancora l’assistente educativa Gabriella Bargadano: «Mi piace relazionarmi con i bambini nei momenti di routine in cui aiuto le educatrici». «Chi volesse visitare e conoscere il nido Italia 150 può partecipare al nostro Open day – conclude Simona Berton – il 23 gennaio alle ore 16,30. In questa occasione sarà possibile conoscere le nostre attività e avere tutte le informazioni relative ai servizi offerti».