Diventa un caso la casetta dei produttori agricoli locali

BATTISTI - La Cooperativa agricoltori Trofarello non ci sta e ribatte alle affermazioni del sindaco Gian Franco Visca sul mutamento delle caratteristiche del sodalizio produttivo commerciale, che giustificherebbero l’esistenza del punto vendita di piazzale Sussio, la casetta degli Agricoltori. «Io sono uno dei sei soci fondatori. La cooperativa originaria da diversi anni non esiste più, ma è stata reintegrata con nuovi soci, solidi, produttori diretti e soprattutto locali» esordisce Mario Vidotto, presidente della Cooperativa. E proprio sul significato del ternine “locale” verte tutta la questione. «Ero stato già convocato mesi fa in comune ed avevamo chiarito questo punto. Sullo statuto della costituzione della Cooperativa c’è scritto che i soci devono essere locali. In nessun punto c’è scritto che devono essere di Trofarello. Gli agricoltori di Trofarello che erano in cooperativa se ne sono andati. Chi per anzianità, chi perché ha aperto una attività in concorrenza alla nostra, chi per motivi propri ha deciso di lasciare. La cooperativa era rimasta senza soci. Io mi sono trovato di fronte ad un bivio: chiudere o rimboccarmi le maniche e cercare nuovi soci. Ed è ciò che ho fatto: Michelangelo Rollé di Villafranca Piemonte è il fornitore di carne con 500 capi di bestiame Piemontese. Agrisalumeria Luiset di Ferrere produce e fornisce i salumi. Giacomo Molino di Pianalto produce e commercializza tutto ciò che è latticino: formaggi, yogurt e derivati. Valerio Visconti di Moncalieri produce insalate». Ma la comunicazione ufficiale al comune è stata fatta? «Sì certamente. C’era anche il segretario comunale. Ma il comune vorrebbe che i produttori fossero di Trofarello. Ma noi siamo tutti produttori locali. Tutti produttori di prodotti di altissimo livello». A questo punto il sindaco alza le mani e prende tempo. «Non ricordo esattamente i termini dello statuto. Darò incarico agli uffici di sviscerare la questione – commenta Visca – Sia chiaro che non vogliamo fare la guerra a nessuno. Se tutto è a posto ben venga questa importante realtà agricolo produttiva».

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