
STAZIONE – Ben due ascensori non funzionanti alla stazione ferroviaria di Trofarello. Anziana non deambulante costretta a fare le scale a braccio sostenuta dai parenti per allontanarsi dai binari. E’ accaduto la settimana scorsa a Giuseppina Pisani che alle 20,30 ha raggiunto la stazione di Trofarello dopo un viaggio di oltre mille chilometri percorsi con Trenitalia e l’aiuto della Sala Blu che assiste i disabili con difficoltà motorie negli spostamenti all’interno delle più importanti stazioni per raggiungere i binari e salire sopra ai treni con le apposite pedane. «Un viaggio perfetto, organizzato nei minimi particolari – spiega la Pisani, 89 anni a Novembre che ha una difficoltà motoria a causa di una brutta artrosi – Gli operatori della Sala Blu mi hanno assistito facendomi salire e scendere con le pedane, accompagnandomi ai binari e assicurandosi che tutto andasse bene. L’assistenza sulla linea Torino-Chieri è a cura della GTT ed a Trofarello il capotreno si è preoccupato personalmente di farmi da appoggio, insieme a mio nipote, per farmi scendere dal treno. Ma se la cosa fosse stata più difficoltosa avrebbe anche montato lo scivolo. Scesi dal treno a Trofarello però il sogno di un viaggio perfetto si è infranto. L’ascensore che dal binario 2 porta al sottopassaggio e anche quello che dal sottopassaggio porta all’uscita della stazione non erano funzionanti. Risultato che mio nipote, mio figlio e l’accompagnatore che era venuto a prenderci alla stazione mi hanno dovuto accompagnare tenendomi sotto braccio per farmi fare le scale in discesa e poi in salita». Mentre Trofarello è lanciata verso la realizzazione dell’ospedale unico nella zona industriale a cavallo con Moncalieri e gongola per insediamenti industriali e nuovi supermercati, i servizi per i disabili restano al palo. Come potrà la stazione di Trofarello mantenere il passo e rispondere alle esigenze di malati, pazienti e parenti del futuro centro sanitario se non è in grado di tenere in ordine i propri ascensori che sono l’unica via di accesso ai binari della stazione? Gli ascensori risultano spesso fuori servizio o spenti. Sarebbe ora che qualcuno se ne prendesse cura. E’ un problema politico? Un problema amministrativo? Un problema di vandali? Chi risponde di queste mancanze? Il sindaco? Non credo, anche se poi è lui con tutta l’amministrazione a sostenere che l’ospedale sarebbe servito da una vicinissima stazione ferroviaria che si presume non abbia barriere architettoniche. Il capostazione? Ma chi se ne frega. E’ un problema che in qualche modo andrà risolto. Sbrigatevi che il 13 agosto la Pisani riparte.