Via Togliatti 6 risponde 86 decibel e tante vibrazioni

CENTRO – «Non è stata propriamente una tranquilla festa tra giovani tanto è vero che, dopo aver tentato di parlare con il gestore del circolo Corea, Valerio Visconti chiedendo di abbassare il volume, è stato richiesto l’intervento delle forze dell’ordine». Esordiscono così gli abitanti del condominio al numero civico 6 di via Togliatti che puntualizzano e danno la loro versione dei fatti sulla festa organizzata dal Circolo Corea il 15 settembre. «Abbiamo scritto una lettera al sindaco ed al comandante della polizia municipale. Il succo della questione è che dalle 17 di quel 15 settembre si è svolto questo evento che era stato pubblicizzato sui social network come un rave party, musica tecno con un potenziamento dei toni bassi. Di fatti è stato questo e per noi abitanti del condominio al numero 6 di via Togliatti il risultato è stato una forte vibrazione di vetri e pavimenti, bambini ed anziani spaventati ed insofferenti, i giovani impossibilitati a mantenere la concentrazione sullo studio ed animali in stato di agitazione. Abbiamo anche provato, attraverso una applicazione scaricata sullo smartphone, a registrare la quantità di decibel prodotta dalla festicciola. Certo non attendibile ma che da molto bene l’idea del volume registrato. Dal sesto piano, ad una distanza di circa una trentina di metri è stato registato un valore di 86 decibel, quando dai regolamenti del comune di Torino la soglia di sopportazione è di 65 decibel per oltre un’ora oppure 80 per un massimo di 30 minuti registrati all’uscita della cassa acustica principale. La musica alle 11,15 all’arrivo, dei carabinieri è stata interrotta. Non vogliamo apparire insensibili alle esigenze dei giovani e alla loro necessità di incontrarsi, ballare e divertirsi. Il problema è che la modalità usata per questo luogo di ritrovo era inadeguata. Il luogo per questo format, che è il format che piace ai ragazzi, non può essere un centro abitato. Non da dimenticare il problema di sicurezza con un numero esagerato di ragazzi presenti rispetto alle dimensioni del giardino, oltre ad un impianto elettrico realizzato in modo empirico. Inoltre anche i carabinieri avevano inteso che il Circolo avesse una autorizzazione del comune diversa da quello che in realtà aveva il circolo ovvero le autorizzazioni della Siae».

Miletto: «Non ne sapevamo niente ma dialogheremo con i giovani»

CENTRO – Per la festa di domenica 15 settembre non c’era nessuna autorizzazione del comune. A dichiararlo è l’assessore Giorgio Miletto. «Io non sapevo neanche nulla di questa festa privata di cui sono stato informato dopo dagli stessi abitanti. Non è stata concessa nessuna autorizzazione. Il comune non può essere messo in mezzo ad argomenti di cui è completamente ignaro. Per quanto riguarda i ragazzi concordo sul fatto che debbano avere a disposizione dei luoghi in cui fare delle attiività. Ma credo che queste attività debbano essere fatte nel rispetto degli abitanti della zona in cui si trovano. La musica deve essere tenuta ad un volume rispettoso dei vicini di casa. Anche le altre persone devono vedere rispettati i propri diritti. Alcuni condòmini hanno inviato una lettera al sindaco ed al comando della polizia municipale. Personalmente contatterò questi ragazzi cercando di capire se possiamo insieme organizzare delle cose insieme. Abbiamo anche organizzato una serata musica a giugno nel rispetto della sicurezza e anche questo genere di atività dovrà essere organizzato nel rispetto delle norme. Con il buonsenso credo riusciremo ad arrivare ad un accordo – conclude Miletto – Con l’informagiovani stiamo approntando un “Progetto murales” che ci permetterà di coprire muri comunali imbrattati in diversi punti della città come il Marzanati o il refettorio della scuola Rodari ed anche piazza Europa, una volta che sia più chiaro il progetto di ristrutturazione. Sarebbe anche bello che i giovani si organizzassero in una associazione. Se vogliono un aiuto io sono a disposizione».

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