Raccolta rifiuti: una bomba ad orolologeria

CENTRO – I consiglieri del movimento 5 stelle esprimono preoccupazione per la situazione del Covar e del servizio raccolta rifiuti nei comuni consorziati. «A fine 2016 il Covar, consorzio che gestisce la raccolta di 19 comuni della Provincia di Torino, ha affidato tramite gara il servizio di igiene urbana al raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) facente capo alla De Vizia Tranfer spa – spiegano i consiglieri del Movimento 5 Stelle che fanno parte dei comuni del Covar – Il Tar Piemonte con sentenza 119 del gennaio 2018 annullava l’aggiudicazione definitiva del contratto alla R.T.I. . La sentenza del Consiglio di Stato di settembre 2018 conferma quanto previsto dal TAR in primo grado: la società vincitrice alla presentazione al bando avrebbe omesso una serie di informazioni alla società appaltante “vicende di rilevanza penale che hanno riguardato i vertici delle società partecipanti al raggruppamento o comunque posizioni di rilievo all’interno dell’organizzazione societaria” (sentenza del Consiglio di Stato). L’omissione di queste informazioni da parte della società aggiudicataria e il conseguente mancato controllo delle informazioni omesse da parte del Covar hanno quindi causato l’annullamento del bando. Oggi la società R.T.I. continua il servizio di igiene urbana in proroga per il tempo necessario ad avviare una nuova procedura di gara il quale espletamento, ad avviso delle sentenze, deve essere eseguita con supervisione di un nuovo commissario: il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione Anac – continuano i consiglieri del Movimento – Ma è notizia recente che l’Anac ha rifiutato la nomina rimandando la palla al tribunale, che ha dovuto nominare un altro commissario. Così il regime di proroga della raccolta rifiuti è destinato a continuare, regime di proroga che può sia incidere sui costi dell’appalto che sui servizi. In queste ultime settimane sono state tante le segnalazioni dei cittadini per il mancato passaggio per la raccolta dei cestini pubblici. Emerge da questa intricata vicenda quanto meno una responsabilità politica a diversi livelli: la questione non è mai stata portata in discussione nei nostri consigli comunali, i nostri rappresentanti presso il consorzio hanno riconfermato senza alcun segnale di rinnovamento e discontinuità il Consiglio di amministrazione Covar, persino soggetti che hanno intentato vertenze legali contro lo stesso Covar. Consiglio di amministrazione che sebbene non abbia competenze in merito alle procedure di affidamento dell’appalto più importante del consorzio, nessuna sostanziale vigilanza ha attuato, ci chiediamo quindi a che serva. Come consiglieri comunali chiediamo risposte e poniamo il tema all’attenzione dell’opinione pubblica».
Da parte sua il Covar sta approntando un documento per rispondere alle questioni del Movimento 5 Stelle.

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