Il Dj di feste e manifestazioni racconta la sua passione

CENTRO – Difficile non conoscere Carlo Peruffo, animatore musicale di feste, sagre e momenti conviviali di ogni genere.
Classe 1954, ha compiuto ad aprile 66 anni, nato in Sardegna da mamma Toscana e padre veneto. Ormai è pensionato ma per una vita ha sempre fatto l’autogruista. «La passione per la musica mi è venuta a 20 anni. Ero uno degli speaker della LTR la tua radio che i non giovanissimi ricorderanno essere la radio di Trofarello. Avevo lavorato un po’ li prima di partire per il militare e poi sono stato richiamato dopo il congedo per effetto dell’emergenza “Brigate Rosse”. Ho fatto un altro anno di militare con il richiamo nella caserma torinese di via Vanchiglia. A 27 anni mi sono sposato con Luciana Melfi e quest’anno festeggio 37 anni di matrimonio. Ho avuto una figlia che oggi fa la Youtuber con quasi 11mila iscritti». Insomma una famiglia di artisti ed intrattenitori. Ma tu non suoni! «Esatto. Io intrattengo con il computer. Coltivo questa passione attraverso le basi musicali diffuse mediante il computer. Faccio matrimoni ed eventi. Ho un repertorio vastissimo dal Country alle musiche rumene. Ho infatti fatto l’animatore ad un matrimonio rumeno. Musiche per fare la danza del ventre e il Jazz. La mia passione è più la musica da discoteca ed infatti il sabato sera animo la discoteca della bocciofila dei Bauducchi. Siamo in due: il mio collega è più specializzato nel Karaoke. Coltivare questa passione mi rende pieno di soddisfazioni e di orgoglio – spiega Peruffo con una battuta – Sono rimasto l’unico ignorante in famiglia in campo musicale. Ho tutti i cugini che suonano e che hanno fatto il conservatorio. Ho un cugino a Vicenza che ha una fabbrica che produce corde per chitarra ed ukulele. Mio padre suonava il sassofono. Io personalmente però non ho mai studiato, strimpello la pianola ma non conosco la musica». Ma la musica non è l’unica passione di Peruffo. «Certo. Ho sempre corso in moto. Facevo motocross e sono stato uno dei fondatori del campo di gara di motocross di Trofarello. Ho lasciato perché era molto faticoso lavorando. La pista è stata realizzata dal nulla. Inizialmente era solo un cumulo di rovi e pian piano abbiamo tracciato la pista. Subito dopo è arrivata la creazione del Motoclub Koala. Venivano a girare dalla Svizzera e da tante altre parti perché il terreno sabbioso permetteva gli allenamenti anche d’inverno. Con l’età ho lasciato. Ho anche giocato a pallone ed oggi faccio il tuttofare al campo sportivo di Trofarello».

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