La volpe, la solidarietà e il giudizio

Da qualche tempo sulla mia scrivania staziona una volpe. Un’amica furba che mi aiuta a superare le mie risapute ingenuità. «Sono sconcertata – ha esordito la mia volpe – Sono sconcertata da voi umani e da quello che è successo domenica scorsa. E voi umani mi lasciate senza parole, sempre di più. Ma la lotta contro il coronavirus non doveva rendere voi umani tutti più saggi, più altruisti, più solidali? No… Spiegamelo… perché mi pare che andare a spasso durante tutta la settimana senza mascherina non mi pare sia quella gran botta di altruismo e saggezza. Perché in un chilometro di strada che ho fatto da casa al Santuario di Celle ho incontrato almeno 300 persone, i due terzi dei quali con naso e bocca scoperti e mascherine a mo’ di bandana para-ascellare. E neanche mi pare quel grande esempio di solidarietà telefonare ai carabinieri per denunciare il dirimpettaio che brinda all’arrivo dei nuovi vicini di casa, che certamente hanno violato il Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, ma che forse non vale una multa di 285 euro. Insomma… mi sa che questa storia del Covid 19 tutto abbia prodotto tranne che la solidarietà. Ma un po’ di giudizio… voi umani… quando lo mettete?». Quanta saggezza nella volpe.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *