
CENTRO – Mobilità sostenibile e Covid 19 vanno a braccetto.
Come è cambiato il traffico a Torino in questa prima settimana di fase 2 rispetto alla fase 1? I dati rilevati da una società specializzata, commissionata dal comune di Torino mettono in evidenza che il traffico veicolare è aumentato del 35% rispetto al lockdown mentre quello su piste ciclabili e aumentato di quasi 10 volte rispetto alle auto: +335%. «Numeri incoraggianti che Iasciano anche intendere come Ia strada intrapresa da questa amministrazione sulla mobilité ciclabile venga apprezzata da tantissimi cittadini – ha commentato la sindaca di Torino – Continueremo ad andare in questa direzione, con ancora più convinzione e risorse e in questi giorni vi aggiorneremo anche sui Iavori che stiamo portando avanti per Ie piste ciclabili di Torino. Un dato ancora più interessante se pensate che Ie scuole e Ie università sono chiuse. Significa che tanti torinesi stanno scegliendo, responsabilmente, di utilizzare Ia bicicletta come mezzo per le proprie esigenze quotidiane. Mezzo che, Io ricordo, oltre ad essere il più sostenibile ed economico, è anche consigliato da|l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il cui vademecum dello scorso 20 aprile Io considera ideale per chi si debba muovere nelle città. Accolgo dunque con grande soddisfazione Ia notizia del “Bonus 500€” di contributo per |’acquisto di biciclette e altri mezzi sostenibili annunciato dal Governo, per voce della Ministra Paola De Micheli» conclude la sindaca Chiara Appendino. E Trofarello come si muove. Il maggiore esperto di mobilità sostenibile in città è certamente Angelo Fiando, ingegnere trofarellese che ha fatto della sua passione per la pedalata assistita una professione, creando in città la Smart Emotion, punto di riferimento per tutti gli appassionati. «Se la mobilità sostenibile in generale era una priorità prima del Covid- 19 adesso nella fase 2, e anche in seguito, diventerà sempre più fondamentale, soprattutto quella legata alle 2 ruote – esordisce Angelo Fiando – Siamo oramai tutti concordi che si debba andare in una direzione di maggior sostenibilità ambientale dei trasporti, ma il Coronavirus ha accelerato, anche se non ve n’era bisogno, questa direzione nell’ambito delle due ruote, in quanto rispondono sia all’esigenza di distanziamento sociale, sia alla riduzione dell’inquinamento da fonti fossili, possibile causa, anche se non ancora del tutto provata, dell’acuirsi della diffusione pandemica. Per mobilità green sulle due ruote si intende quella sulle biciclette, che siano esse classiche (muscolari) o elettriche (a pedalata assistita) oppure sui monopattini (elettrici e non) o ancora su scooter e moto elettriche. Molti cittadini l’hanno già capito e stanno utilizzando sempre più questi mezzi dall’inizio della fase 2. Prova ne sono gli incrementi registrati a Torino nella percorrenza delle piste ciclabili +335% (10 volte in più rispetto all’uso delle auto). In questa direzione sta andando anche il governo nazionale con l’imminente approvazione del Decreto Maggio, nel quale dovrebbe inserire una serie di aiuti per l’acquisto di “Monopattini e bici, compresi quelli elettrici”. L’entità dei bonus andrebbe da 200 euro fino a 500 euro per le bici a pedalata assistita. In parallelo, sono previsti l’erogazione ai Comuni di fondi per la realizzazione di piste ciclabili. Una delle soluzioni vincenti per superare la fase 2 senza tornare indietro è quindi spostare il più possibile la mobilità urbana sulle due ruote, ma per realizzarlo è necessario che ognuno faccia la propria parte, a cominciare dalle istituzioni, dalla politica e dai semplici cittadini. Sono necessarie maggiori infrastrutture, vere piste ciclabili funzionali (non quelle finte fatte solo per ottenere qualche fondo comunitario) e anche parcheggi dedicati alle due ruote (magari custoditi o videosorvegliati) stazioni di ricarica per due ruote elettriche, ecc.. I datori di lavoro potrebbero cercare di fornire parcheggi dedicati e custoditi per consentire ai propri lavoratori di recarsi al lavoro con questi mezzi, magari dando loro anche la possibilità di ricarica elettrica per consentire una maggiore autonomia. La stessa cosa potrebbero fare i grossi negozi e centri commerciali fornendo ai loro clienti un accesso facilitato e custodito per chi si reca a fare la spesa da loro con le due ruote. I cittadini dovrebbero utilizzare sempre più questi mezzi per i loro spostamenti e far leva sulle amministrazioni locali perché si impegnino nelle infrastrutture necessarie.
Non dimentichiamo poi – conclude Fiando – che le due ruote sono un potente volano economico, e che andare in bici fa bene alla salute. Secondo le tabelle dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità ogni euro speso dall’amministrazione si traduce in 10 euro in meno spesi dal Servizio Sanitario Nazionale».

Il comune si sta attrezzando: «Trofarello ha aderito al bando regionale del progetto “Percorsi ciclabili sicuri” indetto dalla regione Piemonte con un finanziamento del 60% dell’opera che prevede un collegamento che va da Moncalieri a Poirino passando per Trofarello, Cambiano, Santena e Chieri – spiega l’assessore Giorgio Miletto – Non si tratta di una vera e propria pista ciclabile ma senza sfruttare troppo il suolo, di una pista idonea a collegare tutti questi paesi passando per le stazioni ferroviarie e i centri abitati e utilizzando dov’è possibile strade bianche. I lavori di progettaziolne sono stati eseguiti dallo studio Castelnovi di Torino. L’opera doveva essere terminata nel 2021 ma ha subito ritardi per cambio del comune capofila, passato da Moncalieri a Chieri e per alcune problematiche di altri comuni. ll 6 aprile scorso era prevista una conferenza di servizi che, a causa del Covid 19, è stata rimandata. Siamo in attesa di comunicazioni visto che noi come comune eravamo pronti per assegnare il progetto esecutivo. Il comune è sensibile ai nuovi mezzi di spostamento per abbassare l’inquinamento, principalmente la bicicletta. Con la realizzazione di questa opera si stava valutando, insieme all’agenzia della mobilità, di posizionare dei bike sharing, nei pressi delle stazioni ferroviarie.
Si valuta anche la possibilità di avere un punto di assistenza e affitto biciclette lungo il percorso, magari collaborando con l’ingegner Angelo Fiando».