Strade e scuole nelle mani di Bianco

CENTRO – Fabio Bianco, consigliere delegato della Città Metropolitana di Torino con deleghe ai lavori pubblici, gare ed appalti racconta il proprio lavoro da assessore provinciale in questo periodo di Covid 19 dedicato al coordinamento tra gli enti e le Rsa e agli studi per realizzare le linee guida che permetteranno l’apertura della scuola a settembre. Dal 2016 la provincia si è trasformata in Città Metropolitana. La delega consiste principalmente nella gestione delle strade provinciali con i 3mila chilometri di strade provinciali sul proprio territorio e la gestione dell’edilizia scolastica con circa 180 edifici relativi alle scuole superiori. «A causa del Coronavirus abbiamo subito un periodo di rallentamento un po’ tutti compresa la Città Metropolitana. I dipendenti hanno continuato a lavorare in smart working ma abbiamo dovuto bloccare per esempio dei cantieri sia nel settore viabilità che nel settore edilizia scolastica. Circa due settimane fa sono ripartiti alcuni cantieri – esordisce Bianco – L’impegno maggiore è all’interno dell’edilizia scolastica in previsione della riapertura delle scuole per il mese di settembre. In questi periodo la città metropolitana ha svolto diverse funzioni ma in particolare quella di “Cabina di regia” per quanto riguarda le Rsa in questo momento di maggiore criticità. Città Metropolitana ha svolto un ruolo di coordinamento tra i diversi settori che erano in difficoltà come Regione ed Asl e le varie strutture sul territorio ed i relativi comuni, i sindacati ed i rappresentanti dei lavoratori delle Rsa. Sempre nel mese di maggio, io nel mio ruolo di consigliere delegato ed i dirigenti dell’edilizia scolastica della città metropolitana abbiamo collaborato col Politecnico di Torino per la stesura di quello studio che definirà quei parametri per la sicurezza delle scuole con la riapertura nel mese di settembre. Uno studio che attualmente è in mano al ministero ed al team tecnico del ministero e servirà per aiutare a redigere quelle linee guida che poi, sia sulle scuole superiori che sulle scuole di primo ordine dovranno poi applicare. Nel frattempo che si attendono le linee guida la città metropolitana si sta muovendo su diversi fronti: da una parte stiamo facendo un vero e proprio censimento delle strutture relativo a superfici e numero degli studenti. Nello stesso tempo stiamo facendo un censimento con la collaborazione di tutti i comuni per vedere se vi possa essere la disponibilità da parte di qualche comune di eventuali altre stutture da poter adibire ad aule per avere quindi maggiori spazi. Come sappiamo il problema più grande di ogni scuola per qualsiasi ordine e grado è dato dalla disponibilità di spazi. Nello stesso tempo stiamo portando avanti dei tavoli di confronto tra la città metropolitana e tutti i presidi suddividendo i tavoli in tipologie di scuole. Ogni singola scuola ha le proprie necessità ma più genericamente la tipologia di scuola (liceo, istituto tecnico, ecc) può contenere dei elementi in comune. Un istituto tecnico ha una maggiore necessità di laboratori e quindi avrà maggiori difficoltà a gestire gli spazi. Le scuole sono un punto di forte criticità perché parliamo di edifici che possono arrivare ad ospitare 1500 ed anche 1700 studenti. Siamo e saremo nei prossimi mesi in un periodo estremamente critico anche in previsione dell’incertezza legata al futuro della diffusione del Covid 19. Di conseguenza anche dal punto di vista scolastico va tenuto presente che potrebbero succedere tante cose. Dobbiamo pertanto organizzarci in modo da dare diverse soluzioni. Sicuramente l’ipotesi di portare gli studenti nelle scuole almeno per le attività che non si possono fare a casa è una delle priorità delle scuole e della Città metropolitana. Nello steso tempo stiamo cercando di rafforzare la rete internet e la strumentazione di tutti gli istituti perché sappiamo che potrebbe essere necessario utilizzare in tutto o in parte la didattica a distanza. Vorrei anche ricordare che nel corso dell’ultimo consiglio comunale di Trofarello abbiamo, come movimento 5 stelle, votato alcuni provveedimenti, che in realtà erano alcune prese d’atto. Si è parlato principalmente di bilancio e siamo andati a fare delle variazioni sulle entrate che sono arrivate da parte del governo, dai buoni pasto a ai soldi per la sanificazione. L’unico tema su cui non ci siamo trovati d’accordo è stata la scelta da parte dell’amministrazione di mettere da parte i soldi dell’avanzo di bilancio per salvaguardare ed utilizzarlo in caso di altre problematiche. Noi invece crediamo che questo momento della fase 2 sia quello di investire. Proprio questo è ciò che serve al nostro comune per fare girare un po’ l’economia ed aiutare le persone che hanno effettivamente difficoltà e supportare le imprese ed i commercianti che in questo momento hanno effettivamente difficoltà: con implementazione di buoni pasto o riduzione della Tari».

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