Crisi di giunta? O forse si scherzava

CENTRO – Un’estate calda, anzi torrida per il mondo politico trofarellese. Un’estate caratterizzata da tanti movimenti e da grandi manovre. Manovre che aprono definitivamente la campagna elettorale per le elezioni amministrative 2021. Tutto è iniziato con il licenziamento dell’assessore ai lavori pubblici Stefania Grazini, ritenuta non in grado di portare avanti il proprio lavoro perché a Moncalieri la forza politica della Grazini ha chiuso un accordo con +Europa, di cui Cavaletto, spina nel fianco del sindaco Visca, per le sue frecciatine sul suo operato, è esponente. Grazini lascia le deleghe nelle mani del sindaco. Dopo qualche giorno nonostante l’acqua gettata sul fuoco grazie alla rottura improvviso di un tubo scoppiato in via Roma, la giunta approva la consulenza di un legale per capire se vi è stato dolo nell’interruzione del funzionamento della pagina Facebook istituzionale. La pietra dello scandalo è l’assessore Grazini ma nessuno lo dice, neanche la delibera. Ma chi gestiva la pagina facebook era proprio lei. Grazini non si difende. Perché nessuno la chiama in ballo ma dai banchi dell’opposizione il movimento 5 Stelle in consiglio comunale la cita come la vittima sacrificale. Dopo il defenestramento di Grazini l’opposizione perde pezzi. Prima Paola Bertelle esce dal gruppo rassegnando le dimissioni da assessore alla cultura, poi il presidente del consiglio Scaglia ed infine il consigliere Elisabetta Masera portocolla una lettera con cui dichiara di entrare nel gruppo Avanti Trofarello. In consiglio, dove vige un imbarazzante rapporto 11 consiglieri di minoraza e 5 di maggioranza, si avanza la proposta di una sfiducia. Ma qualcuno della minoranza prende tempo. Il consiglio si chiude e tra voti favorevoli ed astensioni il sindaco Visca esce a testa alta. Ferito ma vivo. Il leone braccato dalle antilopi può prendere fiato. Ma Visca è trqanquillo perché sa di poter contare su alleanze e aiuti esterni. Seguono due settimane di silenzio in cui sembra certo un appoggio esterno dei consiglieri di maggioranza dissidenti. Insomma un colpo di testa dettato dall’intemperanza della Nouvelle Vague nei confronti dei vecchi baroni della politica. Ma tutto tace. E anche gli incontri serali per parlare di una eventuale sfiducia a Visca vanno deserte. Fino a martedì 15 settembre quando il gruppo 5 Stelle scocca la freccia in solitaria, sperando che l’orologio faccia scansire l’ora della verità, come la definiscono loro stessi nella mozione presentata al protocollo. «Abbiamo sperato che il sindaco Visca, dopo 43 anni in consiglio comunale, avesse il buon gusto di dimettersi da solo, preso atto di essere rimasto con 5 consiglieri di maggioranza contro 11 in opposizione. Ma così non è – commenta Anna Friscia – Da principale forza di opposizione proponiamo quindi ai colleghi consiglieri di sottoscrivere una mozione di sfiducia perché i trofarellesi attendono risposte, che tutti i consiglieri devono dare nella massima trasparenza e onestà nei confronti degli elettori.
Ci rivolgiamo prima di tutto alle consigliere Tiso e Calissano, entrate in consiglio con una lista e un progetto alternativo all’attuale giunta.
Ci rivolgiamo ai consiglieri della Lega, Cauda e Cagnin, usciti dalla maggioranza 2 anni fa dopo la cacciata dell’assessore Bruno, e che da 2 anni contestano puntualmente l’operato della Giunta.
Ci rivolgiamo alla Consigliera Grazini, a cui il sindaco ha recentemente ritirato tutte le deleghe con motivazioni quanto meno bizzarre.
Ci rivolgiamo ai consiglieri Bertelle e Scaglia usciti dalla maggioranza con parole durissime nei confronti del sindaco e che con ampie e argomentate motivazioni si sono dimessi dai rispettivi incarichi. Ci rivolgiamo alla consigliera Masera da ultimo uscita dalla maggioranza.
Davanti ad un’amministrazione ormai paralizzata da dissidi interni non risolvibili, i trofarellesi sono costretti a elemosinare interventi, pulizia, manutenzioni, vigilanza, opere, iniziative, sostegno.
Per questo condividiamo la Mozione di sfiducia e attendiamo le firme dei consiglieri che come noi vogliono porre fine a questa agonia e liberare Trofarello da una politica che ha fatto il suo tempo» conclude Friscia a nome del Gruppo consiliare M5S Trofarello. La proposta è lapidaria e non lascia scampo a nessuno. La carta della Friscia e dei suoi compagni di cordata è un asso nella manica che tutti i consiglieri hanno fornito al Movimento. Senza scampo perché tutti gli interessati si giocano faccia e credibilità. Come faranno i consiglieri dissidenti a chiedere il voto ai propri elettori sapendo di aver fatto un doppio salto mortale con dimissioni e riappacificazioni? Come farà la Lega a dire ai propri elettori che sono usciti dalla maggioranza per poi fare nuove alleanze in vista delle elezioni? Come farà Proposta a ripresentarsi alle elezioni come forza alternativa all’alleanza di centro destra? Insomma la mozione dei 5 Stelle è un colpo da maestro perché costringe tutti a prendere le proprie responsabilità e giocarsi la reputazione. A tirare giù la maschera. Non è un voto sulla fiducia o meno a Visca, ma è un impegno per i prossimi 5 anni. E la Grazini? Vittima sacrificale di qualche gioco politico va avanti sulla sua strada. «Io firmerò la sfiducia. Questo è davvero il momento della verità. Il momento in cui tutte le forze politiche sono chiamate a dimostrare la loro serietà. Io vado avanti perché non voglio far parte di questi giochi politici preelettorali dettati dalle alleanze ai partiti». Insomma le carte sono state distribuite ed ora tocca ai giocatori mettere sul tavolo quelle giuste al momento opportuno. Trofarello è legato ad un poker d’assi.

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