L’incognita scuola Massaia di Valle Sauglio

CENTRO – Che fine farà la scuola Cardinal Massaia di Valle Sauglio? A chiederselo è più di un genitore della frazione i cui figli frequentano la sezione, ma a porre l’accento mediatico è Giovanna Occhipinti, valsaugliese ed imprenditrice locale. «Una questione fortemente legata alla fine del mandato dell’attuale amministrazione è il destino della scuola dell’infanzia Cardinal Massaia di Valle Sauglio, la cui esistenza nei prossimi anni non è al momento certa – esordisce la Occhipinti – Questa scuola dell’infanzia, con la sezione “primavera” ad essa annessa, sono realtà educative uniche nel panorama trofarellese e dei comuni limitrofi. Fortemente apprezzate e ricercate dalle famiglie del territorio, come dimostra l’altissimo numero di richieste che ogni anno la scuola riceve. La presenza di una scuola in questa frazione di Trofarello risulta vitale per la sopravvivenza della stessa Valle Sauglio. Ogni mattina e ogni pomeriggio una quarantina di famiglie si recano presso la scuola, fruendo dei servizi presenti e costituendo una delle principali fonti di guadagno per le attività commerciali situate vicino alla piazza del mercato di Valle. Se venisse meno la scuola, scomparirebbe di colpo la vitalità che solo una realtà come la Cardinal Massaia, con i suoi 40 bambini, sa portare, rendendo anche quest’area di Trofarello un’altra zona dormitorio, deprivandola del suo futuro.
La scuola a Valle ha quindi un ruolo centrale per la vivacità della frazione, ma non solo. Fondamentali sono i legami e i rapporti che ha creato in tanti anni». Puo farci qualche esempio?
«Primo tra tutti il legame che si è creato tra la casa di riposo Masera Pajsio e la scuola, che distano pochi metri l’una dall’altra. Ovviamente di questi tempi il progetto si è dovuto interrompere, ma è da anni che settimanalmente si realizzano incontri e scambi tra i nonnini della residenza per anziani e i bambini della scuola. Addirittura compiendo gite insieme a parchi tematici e soggiorni al mare. È un’idea, quella delle attività intergenerazionali che negli ultimi anni ha dimostrato di produrre enormi benefici in centri attivati soprattutto nel Nord Europa. Una relazione, quella tra anziani e bambini, che porta con sé un grande valore sociale e pedagogico, consentendo agli uni non solo di sconfiggere il senso di solitudine ma anche di trasmettere saperi e storie che andrebbero altrimenti perduti, agli altri di godere dell’affetto e delle attenzioni di nonni aggiuntivi.
Un ulteriore aspetto fondamentale da considerare è l’esplorazione che questa scuola permette del territorio e della sua natura, grazie alle numerose uscite nei campi limitrofi e tra le vie della frazione. Solo vivendo quotidianamente la realtà circostante la scuola, godendo del privilegio di avere così tanta natura da conoscere e in cui divertirsi, i bambini si possono affezionare al luogo in cui vivono e imparare a rispettarlo.
Quando due anni fa nacque il rischio di una futura chiusura della Cardinal Massaia con la fine del mandato dell’attuale Sindaco, la frazione si mosse compatta e furono raccolte sul territorio trofarellese oltre mille firme, a dimostrazione di come la cittadinanza del Comune sia ben cosciente della portata e del valore di questa scuola.
Valle Sauglio deve avere una sua scuola e non vi possono essere considerazioni di forza maggiore che modifichino tale realtà. Se non si potrà usufruire dell’edificio della Cardinal Massaia, per fortuna vi è accanto una struttura che ha già svolto nel corso di molti anni la medesima funzione e che si presta ottimamente allo scopo – conclude la Occhipinti – Dalla presenza della scuola dipende il futuro di Valle Sauglio.
Assicurarci che continui ad esistere è un dovere che abbiamo nei confronti delle generazioni a venire».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *