La volpe e la festa delle donne

Da qualche tempo sulla mia scrivania staziona una volpe. Un’amica furba che mi aiuta a superare le mie risapute ingenuità. «Sono molto triste». Ma dai … e perché mai saresti triste? «Il ministero dell’interno ha deciso che le elezioni amministrative non si svolgeranno a giugno ma saranno rinviate tra settembre ed ottobre». E va bene, che sarà mai? Cosa te ne importa, vorrà dire che i trofarellesi voteranno ad ottobre… e sei triste per questo? «Si’ … io fino ad allora a chi rompo i co». Silenzio maleducata. «I cognomi. Io a chi rompo i cognomi con le mie critiche e le mie irriverenze». Sei proprio incontenibile. Smettila e parliamo di cose serie «Va bene. L’ 8 marzo è stata la festa della donna. Volevo ringraziare tutte le donne. Che con la loro sensibilità e la loro dolcezza rendono più umano questo mondo. Non ve le meritate le donne voi umani. Noi volpi abbiamo le femmine che in tutto e per tutto amiamo fino alla morte. Voi invece le donne le ammazzate per egoismo e senso del possesso. Chi non denuncia e non si schiera è come se avvallasse certi comportamenti. E non basta indossare scarpette rosse e dipingere panchine. Dipingetevi la coscienza ed il cuore con colori indelebili. Parità di genere e parità dei sessi. Solo così riuscirete a trasformare le differenze in valori e le diversità in vita migliore».

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