Il passaggio a livello fa discutere

CENTRO – L’articolo pubblicato su LA CITTA’ della scorsa settimana a proposito del passaggio a livello ha attirato l’attenzione di molti cittadini. I giudizi e le considerazioni sono trasversali. «L’argomento ha messo in evidenza almeno due questioni – puntualizza Daniela di Fraia – L’urgenza della eliminazione di questa barriera, che come il giornale ricordava, grava sul nostro territorio dal 1874 (e se un tempo quando si viaggiava col calesse a cavallo quasi non ce ne accorgevamo, oggi la questione della sua eliminazione – nel condividere le analisi del signor Biino e del consigliere Maggio – è diventata urgente).
La seconda questione è che a vedere i contributi scritti sul tema a me sembra che l’assessore non abbia saputo giustificare perché l’amministrazione non si sia mai mossa per l’eliminazione di questa barriera mentre al contrario abbiamo saputo, grazie al consigliere Maggio, che oltre circa 150 passaggi a livello in tutta la penisola vengono soppressi ogni anno a cura di RFI e non a carico dei comuni!
Noi cittadini di Trofarello chiediamo che l’Amministrazione svolga al meglio questo ruolo
E il consigliere Maggio ha saputo spiegare molto bene quali passi possano essere compiuti!
Alla Amministrazione chiediamo che finalmente si attivino con i soggetti – tra l’altro citati da Maggio nell’articolo – che hanno responsabilità e le necessarie risorse finanziarie perché questo passaggio a livello venga eliminato – continua Di Fraia – Questa Amministrazione dovrebbe impegnarsi maggiormente per affrontare, in concorso con altre amministrazioni (Città Metropolitana, altri comuni, Regione, Agenzia per la Mobilità e Ministero dei Trasporti) questo argomento, scrivendo lettere, avviando contatti, ricercando insieme anche ai consiglieri di opposizione (che stanno dando prova di conoscere meglio le dinamiche legate a problemi di questo genere). Il compito di governare il nostro comune è soprattutto questo». Di tutt’altro avviso è invece Mariuccia Gaude: «Assurda questa proposta che richiede una necessaria puntualizzazione. Credo che siano almeno 50 anni che il signor Biino non prende un mezzo pubblico. Al contrario ci sono moltissime persone che utilizzano la linea ferroviaria per Chieri e Rivarolo, appunto la linea in questione. Inoltre la realizzazione di un sottopasso o sovrappasso autostradale farebbe realizzare un intervento di forte impatto ambientale in una zona fortemente antropizzata, con un conseguente intervento di espropri di proprietà private. Ridicolo solo pensare la realizzazione di nuove opere – conclude la Gaude – anche nell’ottica ecologica che i cambiamenti climatici dovrebbero spingere le istituzioni ad incentivare i trasporti pubblici e non scoraggiarli».

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