Scossa di terremoto. Intervista al geologo trofarellese Domenico Tropeano

Una scossa breve ma secca. Avvertita anche a Trofarello la scossa di terremoto di magnitudo ML 3.4 con epicentro a Polonghera (CN) che ha fatto tremare le case per un paio di secondi alle ore 15,4,. Epicentro ad una profondità di 24 km. Nessun danno a cose o persone ma solo un po’ di spavento per chi l’ha percepita. Abbiamo sentito il geologo trofarellese Domenico Tropeano che ci ha rilasciato un breve commento. «Il sisma di oggi ricalca uno schema consueto, e noto da secoli, che comprende una striscia, o meglio un sistema di zolle del sottosuolo, che grosso modo va dalla Bassa Valle di Susa alle Alpi Marittime, a volte sino alla costa ligure, nota in geologia come il sistema di discontinuità strutturali denominato “Faglia Cenischia-Nizza” – commenta Tropeano – Anche le aree periferiche, come la zona di Trofarello, ne risentono come già accaduto un paio di altre volte negli ultimi 30 anni (e chissà quante decine di volte nei decenni a ritroso).

A seconda di dove uno si trova (all’aperto, in casa…) la scossa può essere avvertita da debole a forte, o del tutto inavvertita.

Domenico Tropeano – Geologo trofarellese


In pratica è una sistema di fratture e faglie che scompone per alcuni chilometri di spessore la crosta terrestre. Un processo lentissimo ma che in milioni di anni porta a dislivelli elevati tra una zolla e l’altra (anche centinaia di metri). Non esistessero i terremoti la Terra sarebbe un Pianeta morto. E’ un fenomeno geologico, naturale, e assolutamente nella norma. Il massimo grado a cui può arrivare, nelle nostre zone, può portare a lesioni e crolli limitati in strutture murarie poco resistenti o fatiscenti, come avvenne nel 1979 e nei primi dell’800 nel Torinese».

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