TARI: quando i dati non tornano

CENTRO – Il gruppo di opposizine Noi Trofarello solleva la questione dei dati non condivisi tra i differenti uffici comunali. «Nel corso di un incontro con alcuni cittadini abbiamo potuto verificare una grave disfunzione organizzativa all’interno del Municipio. Da qualche tempo questo nostro gruppo coadiuva con i tre consiglieri di opposizione per raccogliere le lamentele da parte dei cittadini – esordiscono Daniela Di Fraia e Marina Barison – Nel caso che esponiamo, di stretta attualità vista la scadenza del Pagamento della Tari (Tassa Raccolta Rifiuti) ci siamo trovati di fronte ad una vera e secondo noi grave disfunzione da parte dell’Amministrazione.
Ovviamente, abbiamo immediatamente allertato Laura Sandrone, capogruppo di NOI Trofarello e i consiglieri Marco Cavaletto e Luca Maggio.


Ecco il caso: un cittadino, che ha ricevuto un avviso di pagamento della TARI, ha constatato che la somma da pagare era troppo elevata e pressoché identica a quella pagata l’anno precedente.
Effettuata una verifica con gli uffici, abbiamo dedotto che il nucleo famigliare continuava ad essere quello dichiarato negli anni precedenti, nonostante che la persona interessata avesse a suo tempo (nel corso del 2021) comunicato al comune di Trofarello, che la persona con cui condivideva l’appartamento si era trasferita altrove e che tale segnalazione era stata correttamente registrata presso l’ufficio Anagrafe.


Sandrone, Cavaletto e Maggio hanno quindi effettuato una piccola indagine dalla quale è emerso che l’Ufficio Tributi non viene a conoscenza in automatico delle variazioni dei nuclei famigliari così come lo stesso trasferimento di residenza, ancorché dichiarato all’Anagrafe, non veniva comunicato allo stesso ufficio Tributi.
“Il motivo – come ci è stato detto dagli uffici – è da ricercarsi nella “incomunicabilità” dei sistemi informatici in uso all’Anagrafe e all’Ufficio Tributi” così è stato riferito ai consiglieri. Il gruppo NOI Trofarello ritiene che questa disfunzione in realtà manifesti una disattenzione da parte dei dirigenti di questi uffici che, da anni, non sono riusciti ad ovviare a questi inconvenienti. Ma l’Amministrazione non è indenne da critiche: infatti, non appena siamo venuti a conoscenza di questi episodi raccontati dai cittadini abbiamo verificato, con altri concittadini, come della situazione sia gli uffici sia soprattutto gli amministratori fossero ben a conoscenza da tempo. Eppure non si è fatto nulla.
Se supponiamo che un cittadino abbia pagato somme non dovute per la negligenza da parte dei dirigenti degli uffici significa che è stato commesso un torto a danno del cittadino; ma in caso contrario, ovvero se la carenza di informazione tra gli uffici ha consentito al cittadino di pagare meno del dovuto, si sarebbe creato un danno a carico delle casse comunali. In tutti i casi questa situazione deve cessare immediatamente: lo chiediamo come cittadini contribuenti che desiderano conoscere fino in fondo come vengono riscosse le tasse e soprattutto se queste tasse corrispondono a quanto davvero dovuto. Abbiamo saputo dai nostri consiglieri che come Gruppo “NOI Trofarello” hanno rivolto nei giorni scorsi una interrogazione al Sindaco per sapere se e come intende procedere per evitare in futuro situazioni spiacevoli come quella riscontrata.

«Rigetto questa ricostruzione. È fisiologico che le bollette vengano emesse con il numero degli occupanti ai fini Tari, i contribuenti devono segnalare anche all’ufficio tributi le variazione di utenze – precisa il sindaco Napoletano – Quindi le bollette da rettificare in questi giorni attengono principalmente gli occupanti che sono andati via negli ultimi mesi. Non c’entrano i software, il caso tipico è colui che ha trasferito la residenza in altro comune ma l’immobile rimane di sua proprietà qui a Trofarello: si continua comunque a pagare la Tari, diversamente perderemmo tassazione – conclude Napoletano – Quindi è onere delle famiglie denunciare gli spostamenti ai fini Tari, diversamente dopo 18-20 mesi parte l’accertamento d’ufficio proprio in base al dato anagrafico. Cogliamo comunque lo spunto offerto perche c’è sempre da migliorare».

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