La Banda compie 220 anni, ma non è mai stata così giovane

CENTRO – «La Banda “Santa Cecilia” compie 220 anni, ma nonostante questa veneranda età non è mai stata così giovane» esordisce Gabriele Gariglio che in banda suona da una vita. «Il 2022 è un anno speciale per la Banda “Santa Cecilia” in quanto il prossimo 10 dicembre si terrà a Trofarello un concerto che ha un sapore diverso dal solito tradizionale concerto di fine anno. Questo perché la Banda si troverà dinnanzi un’ipotetica torta di compleanno e dovrà spegnere le 220 candeline che hanno finora segnato la storia di quella che è una delle Bande Musicali più longeve d’Italia.
La Banda Musicale “Santa Cecilia” (così intitolata in onore della Santa Patrona protettrice della musica, dei musicisti e dei cantanti) nasceva nel 1802 grazie ad un gruppo di giovani ragazzi trofarellesi che nella musica avevano trovato un momento di distrazione e sano divertimento dopo i durissimi periodi legati all’era Napoleonica, i moti rivoluzionari e le guerre d’indipendenza. Questo gruppo di ragazzi aveva a disposizione pochi strumenti musicali come pifferi, clarini, corni e grancassa, ma grazie alla loro organizzazione e caparbietà decisero di dare vita ad un vero Corpo Musicale con tanto di divisa ed esibizioni nella terra sabauda
– continua nel suo racconto Gariglio – Negli anni a venire aumentarono i musici e i sostenitori della Banda, in particolare il Cav. Francesco Lavaggi, che più di ogni altro si prese a cuore le sorti della banda, regalò diversi strumenti musicali, una sede per effettuare le prove e, nel 1903 in occasione del centenario, il labaro che tuttora è custodito in una bacheca nella sede attuale della Banda con ricamati il volto della santa patrona e l’anno di fondazione.


Verso la fine dell’800, a causa della mancanza di una scuola e della scarsità della formazione musicale, l’organico veniva a mancare, i membri della banda erano in età avanzata e si scontravano ideologicamente con le nuove leve che si avvicinavano al mondo musicale. Nasceva così nel 1908, per mano dei più giovani, la “Banda dell’Oratorio” diretta dal Maestro Petris e sostenuta dall’allora parroco Don Fraire. Per ben 17 anni Trofarello contava addirittura due bande musicali “rivali” tra di loro e la “Banda dell’Oratorio” si sciolse nel 1925 quando il parroco, per evitare contrapposizioni con il Sindaco e porre fine all’intolleranza fra i due organici lasciò decadere l’interesse per la sua banda.
Inevitabilmente le due bande si riunirono onde evitare di morire entrambe e subirono poi uno stop forzato in concomitanza della seconda guerra mondiale.
La ripresa musicale avvenne con grande entusiasmo da parte di tutti dopo il 25 aprile 1948 sotto la direzione del Maestro Filippone che lasciò dopo soli tre anni la bacchetta al Maestro Fausto Manassi, autore di un vero e proprio rinnovamento musicale improntando la banda su uno stile più concertistico.
Il Maestro Manassi venne a mancare prematuramente nel 1973 e la direzione artistica venne affidata al figlio primogenito Gabriele Manassi, allora diciannovenne, che riuscì a proseguire sull’entusiasmo delle orme del padre. Verso la fine degli anni ’70 la banda contava più di 50 elementi sotto i mandati presidenziali di Vittorio Franco ed Erasmo Pinna.
Nel 1978 la Presidenza della banda passò a Michele Gariglio tuttora in carica, nel 1982 la direzione artistica passò dal Maestro Gabriele Manassi al fratello Flavio Manassi e nel 1986 al Maestro Dino Tosco che, dopo 14 anni di totale ed encomiabile dedizione alla Società, lasciò per sua volontà la direzione al Maestro Enea Tonetti, tuttora direttore artistico.
L’attività bandistica dell’ultimo ventennio è stata in forte ascesa con l’ingresso di nuove leve e con il continuo e costante miglioramento dell’aspetto esecutivo musicale fortemente voluto e minuziosamente curato dal Maestro Tonetti. Non a caso la Banda Santa Cecilia è una delle poche bande musicali del territorio che ha portato in scena opere come “La Traviata”, “Il Barbiere di Siviglia”, “Rigoletto”, “Il Trovatore”, “Aida” accompagnando cantanti lirici di fama nazionale ed internazionale in quello che è diventato l’appuntamento fisso del concerto del 2 giugno.
La forza di volontà della Banda “Santa Cecilia” si è vista anche negli ultimi terribili anni della pandemia, periodo in cui molti complessi si sono sciolti per sfiducia nei confronti di ciò che si stava vivendo; a Trofarello la ripresa dell’attività bandistica è stata fortemente voluta da tutti i musici che si sono impegnati al massimo per riprendere la normale attività musicale, nonostante il Covid abbia colpito duramente anche le file della Banda con la perdita del percussionista Renato Macario.
L’appuntamento per tutti i trofarellesi è quindi per sabato 10 dicembre, ore 21, presso la Chiesa San Giuseppe in via Roma, per festeggiare il compleanno della nostra Banda Musicale con un concerto che promette emozioni.


Gli ultimi anni tra pandemia e guerra hanno segnato il morale di molti italiani, c’è bisogno di un sano e rigenerante sospiro di sollievo e la Banda vuole offrircelo gratuitamente
– conclude Gabriele Gariglio – La grandissima Mina nel maggio 1967 incideva un brano dedicato alle bande musicali cantando “La Banda”. Il testo fresco e semplice, racconta di un piccolo villaggio attraversato da una banda, che con la sua musica trascinante e la sua simpatica allegria, fa dimenticare agli abitanti tutti i problemi quotidiani: “Una tristezza così non la sentivo da mai / Ma poi la banda arrivò e allora tutto passò / Volevo dire di no quando la banda passò / Ma il mio ragazzo era lì / E allora dissi di sì […]”
E se per caso sabato 10 dicembre passate da Via Roma, sentite suonare e non sapevate del concerto non potete dire di non essere stati avvisati. Allora fermatevi, perché come diceva il politico e letterario senegalese Léopold Sédar Senghor (1906-2001) “Là dove senti cantare e suonare, fermati. Gli uomini malvagi non hanno canzoni”».

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