
SAN GIAN – Torna questa sera al circolo San Gian il ricordo di Carlo Artuffo. Questa sera, ore 21 giovedì 24 luglio, nel giardino del Circolo San Gian di Trofarello, la Compagnia dell’Amarena renderà omaggio, in replica, dopo il successo della prima del 26 giugno, ad una delle figure più amate e meno celebrate del teatro popolare piemontese: Carlo Artuffo. A 140 anni dalla sua nascita, (il 26 giugno 1885), l’attore verrà ricordato con una serata tra parole, musica, ironia e affetto. L’inizio dello spettacolo, gratuito, è previsto alle 21. Originario di Asti, dove nacque nel 1885, Artuffo fu un artista poliedrico: attore, cantante, pittore e autore, capace di conquistare il pubblico con la forza espressiva del dialetto piemontese. Visse gli ultimi anni della sua vita proprio a Trofarello, dove morì nel 1958. Negli anni ‘80 il Comune gli dedicò una via, ma il suo nome resta ancora poco noto al grande pubblico, nonostante abbia lasciato un segno profondo nella cultura popolare locale. Lo spettacolo – dal titolo «Ciao Tomà! Tributo a Carlo Artuffo!» – ricostruirà in chiave teatrale la vita e le opere dell’attore, portando in scena il suo mondo surreale e poetico: il Paese della Cuccagna, i personaggi strampalati nati dalla sua penna e dalla sua voce, come Tomà, Ghitin, Don Cucala, il sindaco-musicista e il celebre pumpista Batista. Il pubblico sarà accompagnato in un viaggio tra sketch comici, canzoni originali, monologhi e scene corali, con la partecipazione di Franca Calculli, Silvana Gatti, Mirella Iacopinelli, Marisa Sacco, Maria Teresa Torino, Marco Cavaletto, Simone Gaido, Bruno Giovetti che ne ha curato la regia e Giancarlo Oneglio, mago della tecnologia che farà parlare con la voce originale vecchie fotografie. Il tutto sarà arricchito dalla presenza di una immaginaria banda musicale, che scandirà i momenti salienti dello spettacolo. L’evento vuole essere non solo un tributo, ma anche un’occasione per riscoprire la forza espressiva della lingua piemontese e di una comicità semplice e popolare, capace di far sorridere senza tempo. Ingresso libero. Per chi ama il teatro, la memoria e le storie ben raccontate, l’appuntamento è da non perdere.




