È guerra tra Moncalieri e Trofarello

SERVIZI SOCIALI – 64 mila euro in meno hanno fatto saltare i servizi a 20 famiglie

CENTRO – INFURIATO, DETERMINATO, INFLESSIBILE. COSÌ È PARSO IL SINDACO VISCA, SUL TAGLIO DEI SERVIZI OPERATO DALL’UNIONE DEI COMUNI A CARICO DI TROFARELLO, A SEGUITO DEL MANCATO PAGAMENTO DA PARTE DEL NOSTRO COMUNE DI UNA PARTE DELLE SOMME DOVUTE ALL’UNIONE STESSA. OGGETTO DEL CONTENDERE 64 MILA EURO, RICHIESTI A CONGUAGLIO DELLE MAGGIORI SPESE, GENERATE IN PARTE DAI RIDOTTI TRASFERIMENTI REGIONALI ED IN PARTE DA AUMENTI DOVUTI ALLA SITUAZIONE CONGIUNTURALE.

La prima precisazione fornita riguarda la natura e la rilevanza delle somme non versate: «Ci sono problemi da affrontare molto gravi, che coinvolgono le fasce più deboli del nostro Comune. Non si è voluto capire il problema che ha creato l’atteggiamento di Moncalieri e la gravità dello stesso verso i trofarellesi» così esordisce Visca.

E prosegue con decisione, in una presa di posizione inequivocabile. «Si deve innanzi tutto tenere presente che 64 mila euro sui 400 mila che si dovrebbero versare sono circa un quinto della somma totale richiesta. Un quinto di un anno è circa due mesi e mezzo. Ho quindi richiesto che la delibera fosse rinviata a settembre, o perlomeno dopo la consegna dei dati richiesti. La risposta è stata negativa, in quanto il funzionario doveva andare in ferie».

Si vocifera che ai sensi del regolamento questo taglio non potesse in alcun caso essere deliberato. Corrisponde al vero? E se sì, quali provvedimenti sta adottando il Comune di Trofarello nel merito? Risponde Visca: «Che i servizi non potessero essere tagliati è opinabile, in quanto non si tratta di LEA (livelli essenziali di assistenza) obbligatori per legge, bensì di servizi resi diversamente, secondo regolamento. Ma non era certamente una decisione che potesse e dovesse prendere arbitrariamente la Giunta dell’Unione sulla pelle di un Comune. Questa è pura prevaricazione, ed è su questo atto, secondo me illegittimo, che lavoro. Le vie legali sono certamente percorribili, ma le sto valutando con la dovuta attenzione e ponderazione con i nostri avvocati, al fine di non danneggiare ulteriormente chi danneggiato lo è già dalla sospensione dei servizi».

Un’altra obiezione da più parti avanzata è come si sia potuti arrivare a questo punto. Qual è la genesi dell’Unione e di questo problema nello specifico? «Ad un certo punto la legge ha decretato che i consorzi di qualsiasi tipo dovessero cessare alla loro naturale scadenza e non essere più rinnovati. Il CISSA era il primo consorzio in scadenza, ed allora, che fare? Dopo incontri con politici e tecnici della Regione si è intrapresa la strada dell’Unione, soluzione nella quale credevo, anche perché si creava un organo di secondo livello, gestito secondo gli indirizzi politici degli amministratori, e non più un consorzio gestito da un consiglio di amministrazione con ampia libertà di azione e condizionamento. Abbiamo lavorato molto sullo statuto e sulle regole, prima fra tutte la rappresentatività, che a mio avviso doveva essere parimenti dignitaria, ma Moncalieri affermò subito che, dato che loro versavano la quota finanziaria maggiore, dovevano avere la maggioranza; posizione condizionante, pena la non creazione dell’Unione. Allora, sulla fiducia di tale affermazione, alla quale noi credemmo pensando alla loro onestà intellettuale, ho ceduto. Purtroppo gli Assessori di Trofarello che prima di me hanno seguito il CISSA, non hanno mai richiesto delle verifiche. Si è arrivati così ad una mera situazione di vassallaggio nei confronti di chi tutto può fare e condizionare. Se votano il presidente ed il segretario, hanno tutte le maggioranze possibili per decidere sulla pelle altrui».

E’ arrabbiato il Sindaco, ma anche sorpreso. Sorpreso dal mancato sostegno alla posizione assunta dall’Amministrazione nei confronti dell’Unione. E prosegue: «Ma ci si vuole difendere da costoro? Si vuole o no fare blocco come paese per difendere i più deboli? O dovremo continuare a rimanere vassalli? Oggi Moncalieri usa già circa 160 mila euro di Trofarello per fare i suoi comodi, ma ne vuole altri 64 mila e, contemporaneamente, esclude i trofarellesi bisognosi dall’assistenza e dall’aiuto. Io vado avanti da solo, anche senza un movimento di opinione che mi aiuti, e farò tutto il possibile per difendere i miei concittadini, alla faccia di chi vuole ridurre tutto ciò ad un mero scontro di parte».

Fornisce anche dei dati, una verifica quinquennale dell’assistenza erogata per mezzo dell’Unione ai Comuni aderenti. In base a questi conteggi risulterebbe una costante negli ultimi cinque anni, ovvero la circostanza che il Comune di Moncalieri abbia sempre ricevuto proporzionalmente di più rispetto agli altri Comuni. In seconda posizione il Comune di La Loggia. Fanalino di coda, appunto, Trofarello, con uno scostamento percentuale di oltre il 3%. Ma l’analisi del Sindaco va ancora oltre: «In questo anno la proiezione di maggiore spesa per i due comuni più piccoli è di 4,89 punti percentuali. Si tenga ben presente che ogni punto percentuale vale circa 50.000 euro. Negli altri enti assistenziali normalmente i paesi più grandi pagano di più, oppure perequano a fine anno». E conclude: «Ora, alla luce dei dati emersi su mia puntuale richiesta, le cose, volenti o nolenti, dovranno cambiare. Pretendiamo pari dignità e pari attenzione nei trattamenti ».

Sandra Pennacini – Roberto D’Uva