Abbattiamo l’Altissimo

Lettera di una trofarellese al sindaco Meo

MORIONDO – Una lettera aperta al Sindaco di Moncalieri ed una petizione per chiedere maggiore sicurezza e controlli a Moriondo.

A prendere carta e penna per scrivere al sindaco Meo è la trofarellese Adriana Martini. «Una sera di febbraio, il 9 febbraio, stavo andando verso Moncalieri e sul pullman della linea 45 è salito il romeno Lucian Valcelian, che aveva appena ucciso la moglie a bastonate, ma noi non lo sapevamo e guardavamo sgomenti quell’uomo che passeggiava nervosamente da una parte all’altra dell’autobus. Solo più tardi, arrivati a casa, abbiamo appreso che quell’uomo strano aveva ucciso la moglie davanti ai figli. Poi abbiamo saputo che il luogo del delitto erano state le mura abbandonate della ex fabbrica di fanali Altissimo, dove vivono tra ferri rotti, topi ed immondizia marocchini, nigeriani e romeni – prosegue la Martini – Chiedo a nome di molti concittadini, che le autorità comunali e di controllo dell’ordine pubblico effettuino un controllo serrato su quella costruzione ripugnante, in modo che i disperati che arrivano nel nostro paese, non possano più fermarsi in luoghi non idonei a persone umane, ma siano trasferiti nei diversi punti di accoglienza. Penso che questo luogo, la ex fabbrica Altissimo, da troppo tempo debba essere demolito». All’appello della signora Martini si sono unite molte richieste di maggiore sicurezza da parte della popolazione della vicina Moriondo.

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