Non solo ambulanza

Croce Rossa sempre più rivolta ai servizi socio assistenziali. Grande la collaborazione con altre realtà sul territorio.

TROFARELLO CENTRO – Il comitato locale CRI rappresenta una realtà importante ed attivissima sul nostro territorio.

Sabato 11 i volontari sono stati presenti per l’intera giornata presso il market Simply effettuando, in collaborazione con il Comitato Genitori, una raccolta di generi alimentari a lunga conservazione da destinare alle famiglie bisognose segnalate dai servizi sociali.

Abbiamo parlato con Brunella Marcenaro – delegata Area 2 CRI Trofarello – di questa iniziativa e delle molteplici attività condotte dai volontari di Croce Rossa.

152015_CroceRossaQuale è stato il riscontro della raccolta alimentare? A quando il prossimo appuntamento?

«Con grande soddisfazione posso affermare che la raccolta viveri di sabato è stata fruttuosa, malgrado i tempi difficili i clienti del market sono stati molto generosi – ci racconta Brunella – Abbiamo riempito il magazzino derrate con più di 60 colli per un totale di 500 kg tra pasta, riso, scatolame, prodotti per infanzia, latte, olio, biscotti, zucchero e farine. Ringrazio i gestori del Simply che ci hanno accolto con cordialità e hanno fattivamente collaborato all’iniziativa aggiungendo una loro donazione a quanto raccolto. Le raccolte alimentari generalmente vengono effettuate in primavera ed in autunno, o comunque quando le scorte in magazzino risultano essere insufficienti a soddisfare la sempre crescente richiesta».

Quali sono le prossime attività in programma?

«I campi nei quali i volontari si impegnano sono molteplici, singolarmente ed in collaborazione con altre realtà sul territorio, con le quali si è instaurato nel tempo un rapporto solido e costruttivo. Presso la sede Avis-Aido effettuiamo con regolarità le misurazioni di pressione e glicemia. Il 6 maggio sarà possibile rilevare anche i valori di colesterolo. Lo stesso servizio viene rivolto, ogni ultimo martedì del mese, ai soci del Centro Incontro di via Diaz. Siamo anche impegnati in diverse attività formative ed informative, in collaborazione con la scuola ed il comitato genitori».

Bambini e Croce Rossa. Quale approccio utilizzate?Brunella Marcenaro

«Ovviamente diversificato per età. Per esempio lunedì i monitori di primo soccorso hanno tenuto una lezione alle classi prime della scuola media Leopardi. A quell’età la maggior parte dei ragazzini è già dotata di telefono cellulare ed essere formati a come affrontare un’eventuale emergenza è importante. È stato spiegato come effettuare una chiamata al 118, cosa dire, cosa fare e cosa non fare in attesa dell’arrivo dell’ambulanza. Inoltre sono state fornite delle nozioni sulle manovre più semplici di primo soccorso. Con i bambini delle elementari viene portato avanti un programma, a cura dei giovani della CRI, dal titolo “Ambulanza senza paura”. Nei prossimi mesi si porterà l’ambulanza nel cortile della scuola, ed ai bambini sarà permesso vedere cosa c’è dentro. L’intento è quello di far prendere confidenza con lo strumento, in modo tale da evitare di esserne spaventati laddove se ne avesse bisogno».

E poi c’è l’attività di supporto alle manifestazioni.

«Sì, l’assistenza sanitaria in occasione di eventi e manifestazioni prevede una serie di appuntamenti importanti quest’anno. Nei mesi di maggio e giugno i volontari saranno impegnati in occasione dell’ostensione della S. Sindone e del pellegrinaggio in Duomo organizzato dalla parrocchia. Senza dimenticare le manifestazioni sportive, dalla storica “4 passi in…” all’urban trail, la camminata organizzata dagli alpini in occasione della ricorrenza della prima guerra mondiale».

Si tende ad identificare la Croce Rossa con l’attività di ambulanza, ma il vostro raggio d’azione va molto oltre. Come diventare volontario? Quali sono le figure che cercate a sostegno del vostro impegno?

«La CRI sta cambiando e, a differenza di altre strutture, non è solo ambulanza per urgenze o trasporti. Il reclutamento inizia normalmente a settembre. I nostri corsi, che partono a metà ottobre, sono fatti in modo da poter testare le peculiarità dei volontari. Chi non se la sente di andare in ambulanza, per esempio, può rendersi utile con attività di centralino, o aiutando nei vari impegni socio assistenziali. I corsi di accesso per diventare volontari prevedono appunto la formazione a diversi livelli e per tante mansioni al di là dell’ambulanza, tutte ugualmente utili».

Per concludere, come descriverebbe l’esperienza di volontario CRI?

«L’impegno dimostrato quotidianamente da tutti i volontari, la dedizione rivolta ai più bisognosi, la sinergica collaborazione con le tante associazioni trofarellesi e con la scuola restituiscono al singolo energie, stimoli e grande ricchezza d’animo, tanto da sentirsi parte importante e significativa a sostegno della comunità».

Sandra Pennacini

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