L’energia del basket per tutti

Allestito un campo all’aperto all’esterno della palestra Pertini – Dal primo al 3 maggio si è disputato il torneo di basket “Amici di Enrico”

Torneo Amici di Enrico foto di Fabrizio Ogliaro

Torneo Amici di Enrico
foto di Fabrizio Ogliaro

Piazza Europa nelle giornale del 1, 2 e 3 maggio si è trasformata in un festoso campo da gioco in occasione del torneo di basket “Amici di Enrico”. La risposta degli spettatori non si è fatta attendere, riempiendo i gradoni nonostante condizioni meteo non ottimali.

Abbiamo incontrato Stefano Piccionne, presidente della TSEC Trofarello Sport e Cultura asd, per parlare dell’iniziativa e del nuovo campo da basket allestito presso la palestra Pertini.

Stefano, parlaci del torneo Amici di Enrico.
«Il torneo, giunto alla sesta edizione, si svolge ogni anno in memoria di Enrico Airaldi, classe ’99, che giocava con noi e purtroppo è venuto a mancare nel 2009. In campo tutte le nostre categorie, dagli under 17 fino ai pulcini, dei nostri centri: Trofarello, Cambiano, Santena, Chieri e Poirino. Le altre squadre partecipanti arrivano da Rivoli, Moncalieri (PMS) e Torino Nord (Polisportiva Gandhi)».

Campetto da basket allestito alla Pertini

Campetto da basket allestito alla Pertini

In questi giorni avete allestito un campo da basket fuori della palestra Pertini. Di che si tratta?
«Il campo, inaugurato il 3 maggio in occasione del tre contro tre in memoria di Gabriele Sgueglia, altro nostro atleta classe 1993 venuto a mancare quest’anno, è uno spazio a disposizione dei ragazzi che vogliono giocare, una sorta di oratorio laico. E’ destinato soprattutto ai nostri atleti quando non fanno allenamento, ma aperto anche agli altri ragazzi di Trofarello».

Come funzionerà l’accesso al campo?
«Nei mesi estivi sarà accessibile dalle 16.30 alle 19.30, orario studiato per rendere il campo fruibile in orari che non arrechino disturbo. Nei mesi invernali l’apertura sarà influenzata dalle condizioni di luce, visto che non c’è illuminazione. Per venire a giocare basterà portarsi un pallone».

Sandra Pennacini

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