Il Covar14 sostiene la legge contro gli ecoreati

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Stefano Napolitano

C’è anche il Covar14 tra i firmatari della petizione popolare proposta dalle più importanti associazioni italiane attive nella tutela dell’ambiente e nella lotta contro le ecomafie, tra cui Legambiente, Libera, Coldiretti, Federambiente, Fai – Fondo Ambientale Italiano, WWF Italia, con la richiesta al Senato di “approvare subito il disegno di legge sull’introduzione dei delitti ambientali nel Codice penale”.

Una richiesta pressante esaudita il 19 maggio, con l’approvazione del Ddl sugli ecoreati, che perdono lo ‘status’ di contravvenzioni e diventano delitti. Cinque i crimini contro l’ambiente che non possono più passare sotto silenzio: inquinamento ambientale, disastro ambientale, traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività, impedimento del controllo e omessa bonifica, per cui i tempi di prescrizione raddoppiano e le pene salgono fino a 15 anni di reclusione. Un provvedimento atteso da 18 anni e frenato per mesi, dopo l’approvazione della Camera dei Deputati, del febbraio 2014.

Un passo accolto con soddisfazione da Stefano Napoletano, vicepresidente del Covar14, che ha proposto la mozione approvata dal Consiglio di Amministrazione del Consorzio l’11 febbraio. “La nostra è stata un’adesione ufficiale, che chiedeva di colmare una lacuna di legge – commenta Napoletano – Il Ddl sui reati ambientali era, inspiegabilmente, fermo in Senato da più di un anno e l’obiettivo dell’appello era proprio farlo approvare il più presto possibile. Firmare la petizione è stato un gesto doveroso per chi persegue la difesa dell’ambiente e la salvaguardia del territorio”.

Oltre a sostenere, con successo, l’impulso delle associazioni ambientaliste, il Covar14 scende in campo con iniziative  concrete. “Abbiamo lanciato una campagna di comunicazione contro l’abbandono dei rifiuti ingombranti sul territorio, fenomeno che affligge buona parte dei Comuni – rimarca il vicepresidente – E non possiamo nascondere la soddisfazione per l’approvazione di una legge attesa da troppo tempo”

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