La CRI si racconta in cerca di volontari

Lunedì 12 ottobre presentazione delle attività al centro MarzanatiCriTrofarello

Di cosa si occupa e come funziona la Croce Rossa? Come diventare e cosa significa essere volontari CRI? Domande cui il comitato locale di Trofarello darà risposte nella serata di lunedì 12 ottobre, a partire dalle 20.45 presso la sala Nimbo del centro polifunzionale Marzanati.
Un incontro aperto a tutti – pensato in vista del reclutamento di nuovi volontari – nel corso del quale i delegati delle diverse aree (ambito sanitario, protezione civile, sociale, giovani) illustreranno le rispettive competenze per far conoscere quali sono le attività portate avanti dalla CRI nella nostra città ed invitare alla partecipazione al corso di accesso per personale volontario che inizierà il 19 ottobre.
Il corso durerà un mese e si terrà due volte alla settimana, il lunedì ed il mercoledì dalle 20.45 alle 22.45, presso la sede di Trofarello.
Al termine del corso i partecipanti diverranno “soccorritori laici di primo livello”, il primo passo per diventare volontario di Croce Rossa a tutti gli effetti. Saranno illustrati i principi fondanti della CRI, gli obiettivi e le attività dell’associazione e le basi del primo soccorso.

Perché diventare volontario? Quale impegno comporta?  Lo chiediamo a Giulia Prastaro, volontaria da due anni e recentemente divenuta responsabile dell’area 6, comunicazione e sviluppo.

“I rapporti umani che si instaurano tra i volontari, e tra essi ed i pazienti sono molto belli. E’ un modo per rendersi utili agli altri che risulta altamente appagante prima di tutto per il volontario. Senza dubbio un impegno serio, che come tale deve essere intrapreso e portato avanti. Quanto i tempi da dedicare, sono variabili, a seconda del ruolo che si vuole intende ricoprire e nel rispetto della disponibilità che ciascuno è in grado di offrire”.

Il comitato locale è molto attivo su vari fronti. Sono molti i volontari?

“Trofarello fortunatamente può contare su un buon numero di volontari. Tuttavia sono anche numerosi i servizi da gestire, per mantenere i quali è indispensabile l’apporto di nuove energie. Per questo motivo ci auguriamo che questo corso accolga un buon numero di aspiranti volontari, con l’auspicio che poi proseguano con profitto nella frequentazione dei diversi corsi di specializzazione necessari per poter concretamente operare”.

Sandra Pennacini

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