Storie belle dalla Caritas parrocchiale

Trofarello – Tre piccoli miracoli in città. Miracoli della solidarietà.

A raccontarli, camuffando i nomi dei protagonisti  per garantirne riservatezza e dignità, è il presidente della Caritas parrocchiale Marilena Palazzo. «Oggi vi voglio raccontare la storia di… Giovanni che voleva andare a scuola, ma non c’erano in famiglia i soldi per i libri; Luca che desiderava incontrare il Papa; Mario che voleva regalare una bambola alla sua bimba per Natale (ma con i soldi della cassa integrazione come si fa?); Sabrina che aveva bisogno di un seggiolino e di scarpe per il suo bimbo; Giorgio che voleva regalare i “baci di dama” alla moglie perché le piacciono tanto (ma non sono indispensabili!) Ovviamente i nomi usati sono solo di fantasia. Raccontano però esperienze di vita che abbiamo avuto la gioia di condividere come volontari Caritas».

Come sono andate a finire Marilena? «Giovanni ha avuto i suoi libri per studiare grazie ad un gruppetto di ragazzi e famiglie che si sono autotassate. Luca è riuscito a incontrare il Papa durante la visita a Torino ed è riuscito a fargli avere la lettera che aveva scritto, ma soprattutto ha ricevuto dalla Santa Sede la risposta di Papa Francesco accompagnata da un rosario che ora ha appeso al suo letto. Mario era appena uscito dal centro d’ascolto, quando è arrivato un signore che ci ha portato una bambola corredata di carrozzina per fare un regalo di Natale a una bimba. Mario è stato così richiamato dai nostri operatori e ha potuto regalare a sua figlia la bambola che desiderava. Anche a Sabrina, in men che non si dica, è arrivato il seggiolino corredato di scarpette. Giorgio, infine, chiamato un giorno durante la distribuzione delle eccedenze raccolte ai supermercati, ha trovato i “baci di dama” da lui tanto desiderati».

Caso o “Provvidenza”? «Qualunque cosa sia, sono questi episodi che ci spronano a continuare la nostra attività sicuri di non essere soli. C’è sempre qualcuno pronto ad aiutarci senza fare troppo clamore… ma soprattutto ci riempie di gioia il luccichio degli occhi delle persone rese felici da un piccolo aiuto. Grazie ai tanti volontari ma anche a chi, pur non essendo ufficialmente un volontario Caritas, dona tempo e risorse con piccoli aiuti, lavoretti o interventi a favore di chi è più in difficoltà».

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *