Di Vizio difende le scelte del Pd

196943_1654232442055_1137712_nIl Partito Democratico non ci sta a farsi accollare la colpa di non aver voluto organizzare le primarie per la scelta di un candidato a sindaco in grado di raccogliere sotto un unico nome gli elettori del centrosinistra trofarellese. A scendere in campo per difendere le scelte fatte e soprattutto la metodologia utilizzata è direttamente il segretario del PD trafarellese Leonardo Di Vizio. Prima con un comunicato diffuso attraverso il sito  e la pagina Facebook, poi con una intervista lasciata ai nostri microfoni.
«Negli ultimi giorni sono comparsi alcuni articoli e commenti conseguenti il sostegno del PD di Trofarello alla candidatura a sindaco di Marco Cavaletto, in questi commenti si addossa la colpa al PD di aver usato un metodo poco democratico per l’individuazione del sindaco, ma è democratico pretendere che un partito con i suoi iscritti non partecipi o esprima una scelta per un appuntamento così importante per il paese in cui si vive?
Avevamo scelto di non partecipare alle polemiche ma non possiamo evitare di esprimere la nostra opinione per non far passare per verità le dichiarazioni di chi evidentemente non ha altro modo per avere la ribalta – spiega Leonardo Di Vizio –  Dopo mesi passati a ragionare sul metodo da usare per l’individuazione del candidato sindaco, il PD ha proposto le primarie ma per pretenderle ha presentato un proprio candidato di partito, l’ex segretario Fiorella Fausone. Le primarie non sono state accettate da nessuno dei possibili candidati che avrebbero potuto partecipare a queste consultazioni elettorali. Così la Fausone non avendo la possibilità di competere in un confronto elettorale primario ha ritirato la propria candidatura. In questo frangente Cavaletto ha iniziato a ragionare e proporre un confronto sui contenuti del programma, confronto che non ha avuto seguito creando una situazione di stallo. Uno stallo che si è sbloccato solo dopo le vacanze estive.
Il PD, a seguito di un confronto tra gli iscritti, si è assunto la responsabilità di individuare il progetto più credibile e affidabile da sostenere alle prossime elezioni amministrative. Considerato l’atteggiamento tenuto in consiglio comunale dal gruppo Proposta, che non sempre ha saputo rappresentare al meglio le istanze dei cittadini soprattutto dei più deboli, la scelta è ricaduta sul progetto di Cavaletto – conclude il segretario del Pd – Siamo certi di aver fatto la scelta migliore per il paese, in modo da avere dopo anni di inefficienze e sperpero di denaro pubblico (ultimo esempio lo spogliatoio da 200 mila euro per campi inagibili per motivi di
sicurezza) un’amministrazione capace di governare diligentemente i soldi dei cittadini e contemporaneamente avere cura di sostenere i bisogni dei più deboli – commenta Di Vizio e continua con una battuta –  Ci sorprende che l’atteggiamento critico nei confronti del PD
trofarellese non sia usato in egual misura per controllare l’operato dell’amministrazione o per rappresentare le istanze dei cittadini trofarellesi in consiglio comunale».
Quindi segretario a quale conclusione siete arrivati? «Abbiamo deciso che non ci lasceremo trascinare in inutili e sterili polemiche, abbiamo un compito impegnativo: convincere i cittadini nel votare Cavaletto come sindaco di Trofarello».

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