Progetto Paese si presenta

Copia di Schermata 2015-11-14 alle 17.32.07CENTRO – Il candidato sindaco Marco Cavaletto ha ufficialmente presentato il simbolo della lista Progetto Paese all’evento tenutosi giovedì 3 dicembre presso il circolo Corea. Principi ispiratori: trasparenza, impegno e presenza sul territorio. Work in progress per quanto riguarda i nomi dei partecipanti alla lista. Intanto fanno capolino volti nuovi e qualche vecchia conoscenza. In risposta alla volontà di formare una nuova e giovane classe dirigente, ecco presentate ufficialmente le candidate Michela Briscione, architetto originaria di Moncalieri e Chiara Bonadonna, giovane laureata in Biologia, entrambe alla prima esperienza politica. Alla serata sono intervenuti, ufficializzando il proprio sostegno, l’insegnante Maria Rita Canepa e Leonardo Di Vizio, segretario del PD trofarellese. «È necessario un cambiamento nell’amministrazione del Paese – spiega Di Vizio – il cambiamento è nell’ordine naturale delle cose ed è creazione di benessere. È vero che l’attuale amministrazione ha fatto arrivare molti soldi: in 15 anni sono stati spesi 40 milioni di euro. Nessun altro Comune di pari dimensioni ha avuto a disposizione tutte queste risorse. Il problema è che non vi è stato un miglioramento qualitativo della vita dei cittadini proporzionato agli investimenti fatti». Durante la serata sono stati anche distribuiti i questionari finalizzati a conoscere le esigenze concrete dei trofarellesi. Le linee guida del programma politico vengono tracciate da Cavaletto: «Costruire una squadra politica giovane, migliorare la spesa pubblica rendendola trasparente ed accessibile, salvaguardare l’ambiente, promuovere la zona industriale, migliorare la gestione del patrimonio pubblico con manutenzioni oculate, ridefinire il piano commerciale che ora come ora lascia fuori zone quali Via Roma e Valle Sauglio, e soprattutto mettere in piedi dei meccanismi per aiutare le famiglie più povere, coinvolgendo il tessuto di associazioni che fanno volontariato a Trofarello. È nostro dovere creare le migliori condizioni per gli ultimi».

Federica De Marco

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