… lo Sviluppo Turistico secondo i candidati alle elezioni

Abbiamo chiesto ai 4 canditati come vedono lo sviluppo del turismo della città. Lo sviluppo turistico secondo Emilia Tiso:
«Una paese è turistico se è vivo. Ed è vivo se genera e sostiene motivi per essere luogo di aggregazione. Se offre contenuti e valorizza i servizi per beneficiare al meglio di quei contenuti. Per questo pensiamo a un teatro per ospitare stagioni, concerti, festival ma anche corsi e laboratori – esordisce la Tiso – Per questo pensiamo alla piscina e alla Festa dello sport, ma anche alla Notte Bianca e a tutte le manifestazioni ludiche e sportive.
Per questo, in sinergia con i commercianti, sosterremo e incrementeremo “In giro per Trofarello”, dando visibilità ai  nostri prodotti territoriali, al lavoro dei nostri cuochi e alle eccellenze delle nostre realtà produttive e storiche. Infine – conclude Emilia Tiso – poiché per noi turismo è soprattutto incontrare il mondo oltre il nostro mondo, daremo spazio ai gemellaggi con Le Teil e Raunheim e a quelli della scuola».
Il sindaco Gian Franco Visca dà una spiegazione molto tecnica  e legata alla legge. «Con la costituzione dell’Unione dei Comuni Moncalieri, Trofarello, La Loggia la funzione del turismo è passata alla stessa ed in quell’ambito si stanno definendo i nuovi percorsi per la valorizzazione dell’intero territorio dell’Unione pur lasciando ai singoli Comuni l’organizzazione di alcune manifestazioni radicate nei vari Ambiti.
Se per cultura si intendono manifestazioni diverse ovvero attività che coinvolgano quei soggetti che ne sono naturalmente preposti continueremo a valorizzarli ed ad incrementarli per quanto possibile con le disponibilità del bilancio comunale.
Si sta già facendo molto per una realtà come la nostra e se qualcuno non è a conoscenza di ciò che fa il nostro ufficio socioculturale ciò mi rende triste perché costoro non sanno cosa si sono persi. Magari sono coloro che amano avvicinarsi alla città piuttosto che vedere cosa succede nel loro paese per poi criticare solo per il gusto di farlo».
Per Marco Cavaletto: «Trofarello ha delle peculiarità uniche che non sappiamo sfruttare appieno. Abbiamo una ferrovia che ci permette di raggiungere Torino in 20 minuti e, di conseguenza, consentirebbe ai torinesi, nello stesso tempo, di raggiungere la nostra piccola cittadina. In questo quadro, si potrebbero mettere a disposizione, ad esempio, alcune biciclette alla stazione ferroviaria (con le modalità del sistema TO-BIKE) per permettere agli amanti delle due ruote di percorrere i sentieri della prima collina, dal Santuario di  Madonna di Celle fino a Valle Sauglio,  oppure i sentieri pianeggianti che da Trofarello ci permettono di raggiungere Santena e il suo parco, per visitare la dimora di Cavour. Diversamente occorre chiedere a GTT di incrementare il numero di vetture in grado id ospitare le due ruote. Tutto ciò deve coincidere con la realizzazione di percorsi “attrezzati”. Incrementare i flussi di torinesi verso Trofarello è un importante argomento che occorre sviluppare; la collina, Valle Sauglio,  il tratto di rio appena a monte della Valle Sauglio sono elementi di sicura attrazione se saremo in grado di valorizzarli e soprattutto di farli conoscere.  Si potrebbe realizzare, non  a spese del comune ma tramite un project financing,  una struttura  polisportiva nei pressi della zona industriale che potrebbe consentire ai torinesi di ragggiungere la nostra piccola città sempre in treno, per trascorrere, appena a 20 minuti di treno dei piacevoli momenti. Ovviamente tale impianto potrebbe essere utilizzato prioritariamente nei giorni feriali e per alcune ore al giorno dai ragazzi e ragazze del territorio Abbiamo già un percorso religioso, finanziato dalla Regione; si potrebbe incrementare sul territorio questa “vocazione”, con investimenti modesti ma sicuramente in grado di venire restituiti all’economia trofarellese grazie al tessuto recettivo presente».
Infine  Anna Friscia «Lo sviluppo culturale e turistico di Trofarello può avvenire solo attraverso un programma strategico, a breve e lungo periodo, fondato su due fattori fondamentali come la tutela del territorio e la promozione di un’offerta turistica e culturale all’altezza delle aspettative. E’ chiaro che un turista non viene per ammirare un paesone devastato dal cemento o svincoli e capannoni. E su questo fronte negli ultimi 20 anni sono già stati fatti danni enormi – esordisce la Friscia –  La parte collinare e i suoi percorsi vanno custoditi  e tenuti in ordine, mentre le numerose aziende agricole possono essere motore di attrazione di turismo enogastronomico se coordinate in eventi ben organizzati anche in sinergia con i comuni limitrofi. Da sviluppare anche il turismo sportivo mediante la sistemazione di percorsi per mountain bike e considerando che abbiamo sul territorio una delle piste più importanti d’Italia di motocross.
Vorremmo aprire il paese a tutte le arti, con creazione di spazi per writers (scrittori), buskers (artisti di strada) e spettacoli itineranti, trovando posto per le iniziative culturali negli spazi poco o nulla utilizzati. Ci piacerebbe elaborare un Cartellone partecipato degli eventi culturali mediante consultazione di cittadini e associazioni interessate. Da valutare infine le modalità per la riapertura del sito “Madonna di Celle”, insediamento di aree pic nic e aera camper, valorizzazione del castello Rivera».

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