L’odissea dei Bagni nella Leopardi

LeopardiCENTRO  - Il Movimento 5 Stelle parte alla carica sui bagni della scuola Media Leopardi. «Succede che nel paese in cui ci si vanta di una forte attenzione alle scuole, l’80% dei bagni della scuola media rimangono chiusi per circa un mese – esordisce Anna Frisca, consigliere d’opposizione – Una decina di giorni prima delle vacanze natalizie, a causa di lavori in zona, finisce del materiale nelle condutture tale da alterare la qualità dell’acqua, ostruire le tubature e causare perdite che hanno comportato il disfacimento di parti di controsoffittatura.

Anna Friscia

La quasi totalità dei bagni viene pertanto chiusa lasciando a disposizione di 300 ragazzini più tutto il personale docente e non docente 2 soli blocchi di bagni al primo piano. Al rientro delle vacanze come gruppo consiliare chiediamo chiarimenti agli uffici. Era martedi 10 gennaio, e abbiamo chiesto di essere accompagnati dai tecnici per un sopralluogo. Non ricevendo appuntamento, chiamiamo ancora il venerdì successivo e, per impegni dell’ufficio, ci dicono di rivolgerci per il sopralluogo all’assessore Stefania Grazini.
Immediatamente contattata, la neo-assessore ai lavori pubblici si impegna a darci un appuntamento la settimana successiva. Oggi, a 10 giorni dalla richiesta all’assessore, non abbiamo ancora ricevuto nessun riscontro e nessun appuntamento – continua la Friscia – Abbiamo quindi fatto accesso agli atti per ricostruire la vicenda: scopriamo che nessuna comunicazione è intercorsa con la dirigenza scolastica e che solo un mese dopo dall’evento si è finalmente determinata l’assegnazione dei lavori (determina numero 7 del 13 gennaio 2017).
Alcuni bagni sono quindi stati riaperti ma ci risulta che i lavori sono ancora da completare.
Abbiamo inoltre chiesto che, a fine lavori, sia fatta un’analisi dell’acqua che i nostri figli bevono a scuola».
Foto ViscaIl sindaco Visca puntualizza e spiega questa storia che ha visto la chiusura dei servizi igienici della scuola Leopardi per diverse settimane. «La causa del disguido è da ricercare nella rottura di un tubo avvenuta il 16 dicembre. Con la rottura del tubo e la sua riparazione l’acqua si è sporcata perché sono state toccate le tubazioni che a volte presentano delle incrostazioni  che possono provocare degli sfaldamenti delle pareti e la perdita di sedimi dai rubinetti. Questi granelli di sabbia e ghiaia  che si sono inseriti nelle manopole dei bagni hanno incrostato i ribinetti non facendoli chiudere più bene. L’errore fondamentale è stato quello di chiudere i servizi igienici. La loro chiusura ha causato la sedimentazione della sabbia. Appena abbiamo avuto i pezzi di ricambio abbiamo provveduto alla loro riparazione. Con l’occasione abbiamo anche accertato che gli impianti erano vecchi con sciacquoni a getto continuo non più a norma e problemi nei servizi dei professori. Abbiamo allora deciso di provvedere di smontare e sostituire con nuovi pezzi. I servizi igienici dei professori sono stati messi a posto una settimana fa, gli altri saranno sistemati dall’idraulico della scuola al di fuori dell’orario scolastico. è chiaro che i bagni devono restare aperti. Gli operatori della scuola non possono chiudere i bagni se vedono un granello di sabbia nell’acqua. Per maggiore sicurezza ho fatto richiesta all’Asl di venire a fare i controlli sull’acqua nonostante abbia in mano una dichiarazione della Smat che certifica che l’acqua è assolutamente potabile. Considerando che la Smat fa la verifica al punto di prelievo ho chiesto all’ASl che venisse a fare un controllo all’interno della scuola per verificare la potabilità dell’acqua. L’acqua viene utilizzata per il servizio mensa. Oggi l’acqua viene data dal servizio Sodexo con la formula della bottiglietta da mezzo litro. Si tratta di un onere in più perché non è previsto dal contratto d’appalto e quindi è un onere in più. Spero che l’Asl venga presto a fare i controlli».

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