«è ora di smettere di giocare»: Proposta attacca l’amministrazione contro l’immobilismo sul gioco e la ludopatia in città

Centro – Il gruppo di opposizione Proposta attacca senza mezzi teremini e direttamente l’amministrazione con  un comunicato stampa. «Quanto vale la parola del sindaco? – si chiedono i componenti del gruppo di opposizione – Un anno fa, interrogato proprio dal settimanale locale sulla situazione del gioco d’azzardo e della ludopatia in paese, Visca dichiarò che stava producendo un’analisi della situazione. Lo scorso giugno con una richiesta di accesso agli atti (la legge e il regolamento comunale prevedono un tempo di risposta massimo di 5 giorni) noi di Proposta abbiamo chiesto di vedere questo studio e anche tutti gli atti e le autorizzazioni emessi in merito.
Dopo 15 giorni ci è stato risposto che ci volevano altri 15 giorni. Poi ad agosto, un mese e mezzo dopo la richiesta formale, ci ha scritto ancora il comune, chiedendo di aspettare a settembre, data la “mole di documenti” richiesti. Siamo ad ottobre. Nessuna traccia di risposta, nessuna traccia dello studio che, a questo punto, riteniamo non sia mai stato fatto evidentemente. Nessuna traccia, nel comportamento del Sindaco e della sua amministrazione, di rispetto della legge, del regolamento, delle opposizioni e, tristemente, neanche della propria parola – continuano i portavoce di Proposta – Un ennesimo clamoroso esempio: il 12 settembre, duranta la Commissione sociale comunale, sempre sul tema della lotta alle ludopatia, il sindaco si è impegnato ad emettere una ordinanza di limitazione degli orari a novembre 2017, dopo l’entrata in vigore della disposizione regionale sulle distanze minime fra slot macchine e luoghi sensibili. Ma il verbale, compilato e pubblicato qualche giorno dopo, dice già una cosa diversa. Spuntano “se” che non erano stati pronunciati. Quanto vale la parola del sindaco? Lo lasciamo decidere ai lettori ed elettori. Noi ricorreremo ai mezzi idonei per ottenere da questa amministrazione almeno  il rispetto delle leggi». Il sindaco Visca da parte sua è sempre fermo sulla sua posizione. «Attendo il 2 novembre. Nessuno mi può mettere in bocca parole che non ho pronunciato. Io  mi sono impegnato ad adottare ed ottemperrare alle disposizioni di legge».

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