CENTRO – Si è concluso venerdì il nuovo ciclo di monitoraggio della raccolta differenziata a Trofarello. Sulla scia dei controlli precedenti, anche questa nuova fase di analisi ha coinvolto un gruppo di condomìni dove gli operatori incaricati dal Covar14, affiancati dall’assessore Fabrizio Carmelo Bruno e dalla Polizia Municipale, hanno ‘messo le mani’ nei cassonetti, per verificarne il contenuto e valutare come sono divisi i rifiuti differenziabili e quanto di quello che è contenuto dei bidoni grigi poteva essere indirizzato al riciclo con plastica, carta, vetro, organico o altro.
«Il risultato su questo ulteriore passaggio non mi soddisfa, in quanto si sono raggiunti livelli di differenziata che variavano tra il 20% e il 40% – commenta l’assessore all’Ambiente Bruno Carmelo – Presso questi stessi condomini ripasseremo nella settimana del 15 dicembre 2017 nell’ottica di verificare se il primo passaggio abbia sollecitato e sensibilizzano i condòmini a migliorare la percentuale del primo passaggio. Come preannunciato già a giugno – commenta ancora l’assessore Bruno – dal 2018 questa amministrazione continuerà le esercitazione ma inizieremo, parallelamente, a fare controlli a campione con i vigili urbani e se riscontreremo percentuali ben al di sotto di quelle stabilite dalla legge (65%) segnaleremo all’utenza tali incongruenze che, se continuative, provocheranno un verbale da parte della polizia municipale. Credo sia importante, vista la modalità di raccolta della differenziata a Trofarello, far arrivare un messaggio chiaro a quei cittadini che non differenziano affatto bene a discapito di quelli, la maggioranza, che invece fanno un’ottima raccolta differenziata”.
Le visite porta a porta effettuate in settimana seguono quelle fatte a giugno. “Le analisi dei passaggi precedenti, in altre zone di Trofarello, indicavano che l’indifferenziata buttata al posto giusto era circa il 54% quindi, ora come allora, una parte significativa di rifiuti di quei bidoni, inviata all’inceneritore, potrebbe invece essere destinata al riciclo e trasformarsi in risorsa – rileva a Leonardo Di Crescenzo, presidente del Consiglio di Amministrazione di Covar14 – Non va dimenticato, infatti, che smaltire l’indifferenziata è un costo, mentre il materiale di riciclo di buona qualità costituisce una resa, che si riversa sui costi sostenuti dai Comuni, dunque su quanto paghiamo come cittadini in bolletta. Riservare un po’ di attenzione a come buttiamo via i nostri rifiuti è un vantaggio per tutti».
Questa volta, interessate sono state alcune vie dell’area verso il confine con la borgata moncalierese di Moriondo. Come sempre, il sopralluogo è stato annunciato sia ai residenti sia agli amministratori dei
condomìni interessati, tutti invitati a partecipare per verificare di persona che cosa si può fare per migliore quantità e qualità della raccolta. Oltre all’aspetto di controllo, le analisi sono sempre un’occasione di confronto, in cui valutare dubbi e situazioni critiche per ottenere migliori risultati. Dove sono state già effettuate, tra un passaggio e l’altro è cresciuta la percentuale di quanto differenziato correttamente, senza arrivare alle sanzioni, previste come estremo intervento per stroncare i comportamenti scorretti. Va sempre ricordato che nessun incaricato del consorzio si presenta alla porta senza preavviso e gli operatori della cooperativa Erica, che gestisce il progetto, visitano solo l’area dei cassonetti nei cortili condominiali e in nessun caso entrano nelle abitazioni. E’ possibile verificare l’identità di chi si presenta, a nome del Covar14 o di società delegate, chiamando la polizia municipale o il numero verde 800 639 639 da linea fissa dei 19 Comuni del Covar14 o 011 96 98 800 da cellulare o da fuori territorio consortile.