Vita quotidiana in terra di Palestina

CENTRO - Il Comitato “Un ponte per Gaza” di Trofarello ha organizzato, in collaborazione con il Comitato di Solidarietà con il popolo palestinese e Palestina Raccontata, una rassegna di cortometraggi di vita quotidiana in terra di Palestina. La rassegna prevede due serate alle ore 21 presso il Centro Culturale Marzanati.
La prima venerdì 5 ottobre con la proiezione di tre cortometraggi.
Home – durata 23’ : La storia di tre giovani palestinesi, Nysrin, Muna e Nayef, che vivono nella città occupata di Gerusalemme Est. Ognuno, a seconda del posto dal quale proviene e delle proprie ambizioni, cerca di costruire il proprio futuro.
The school at Khan Al-Ahmar – durata 17’: La storia della piccola scuola di “fango e copertoni”, frequentata dai bambini della comunità beduina palestinese e che abita il deserto della Cisgiordania occupata. La scuola di Al Khan Al Ahmar è nota per l’instancabile battaglia, che è riuscita a scongiurare gli ordini di demolizione del governo israeliano.
Aulad al Hara – durata 14’ : A Gerusalemme, il parkour è proibito, ma un gruppo di ragazzi palestinesi non rinuncia alla passione di correre e saltare tra i palazzi e gli ostacoli… l’unico modo di esprimere col proprio corpo il desiderio di libertà. Non dispongono di attrezzature e palestre, ma continuano a esercitarsi… anche in prigione, saltando sui letti e, sognando.
la seconda serata è prevista per lunedì 5 novembre.
I cortometraggi, tutti in lingua originale e sottotitolati in italiano, sono stati presentati al “Al Ard [doc] Film Festival” Festival Internazionale del Documentario Palestinese e Arabo di Cagliari nel marzo 2018.
Saranno commentati da Sami Hallac, referente del Comitato di Solidarietà con il Popolo Palestinese di Torino.
«Grazie al Coordinamento Comuni per la Pace della provincia di Torino (Co.Co.Pa) la rassegna ospita anche l’esposizione di roll up che illustrano l’accesso all’acqua in modo comparato tra Torino e Betlemme frutto del progetto “Bethlehem Smart Water tra 2016 e 2017” che ha visto impegnati giovani italiani e palestinesi – spiega Nadia Gecchele a nome del gruppo –
Il nostro obiettivo è quello di poter sollecitare, attraverso l’informazione, curiosità ed interesse, spezzando così il silenzio e l’indifferenza che circonda il dramma che questo popolo vive e patisce ogni giorno.
Un popolo oppresso da uno Stato (Israele) che viola i diritti umani, non rispetta le risoluzioni ONU e che recentemente ha approvato una legge costituzionale che stabilisce in forma esplicita un regime di discriminazione giuridica a danno dei cittadini non ebrei, istituzionalizzando formalmente un regime di apartheid».

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