Chiude la scuola di Valle Sauglio, ultimo baluardo comunale della frazione

VALLESAUGLIO – Viene bollata come una fake news del Movimento 5 Stelle la decisione di chiudere la scuola, ritenuto uno degli ultimi presidi comunali di Vallesauglio. «Si tratta del solito allarmismo dei componenti del Movimento 5 Stelle – esordisce il sindaco Visca – Il comune resterà ben presente nella frazione e l’edificio resterà ben saldo nelle mani del comune. Non vi è alcuna intenzione di alienare la costrruzione che manterrà il suo carattere istituzionale. Durante l’ultima ricognizione dell’assessore al bilancio è emerso come i soldi non siano ancora arrivati. E pertanto è ancora presto per cantare vittoria. Se comunque “l’affaire” andrà in porto certamente l’edifico scolastico sarà chiuso con il trasferimento dei bambini che oggi la frequentano nella nuova scuola La pace».
L’attacco alle barricate per la difesa della vecchia scuola elementare arriva dal Movimento 5 Stelle, il primo a denunciare la volontà di chiudere l’edificio scolastico. «Sul sito del Movimento 5 Stelle abbiamo pubblicato i verbali della giunta comunale. La giunta ha deciso l’accorpamento delle sezioni della scuola per l’infanzia nella scuola la Pace, ad ultimazione dei lavori che hanno visto quest’ultima protagonista di una lunghissima e tormentata storia. Ci dispiace perché noi questa cosa l’avevamo prevista. A domanda precisa sull’argomento ero stata redarguita con forza dall’assessore al bilancio e preside Maurizio Tomeo. Tra l’altro la delibera di chiusura della scuola di Valle Sauglio è stata votata su proposta dell’assessore Paola Bertelle, uno dei candidati più votati a Vallesauglio. Apprendiamo di questo accorpamento. La conseguenza è che la scuola dell’infanzia a Vallesauglio non ci sarà più. L’amministrazione sostiene che la scuola resterà un polmone a disposizione della scuola, rimanendo uno spazio del comune, utilizzabili dal comune in caso di necessità. Non credo verrà venduta ma sarà tenuta lì e la sezione di Vallesauglio sarà accorpata alla scuola La Pace – continua la Friscia – Una scuola che ha vissuto 10, 12 anni di cantiere perennemente aperto, con tutti i problemi che abbiamo vissuto anche come genitori.
Io stessa ho avuto tre figlie che hanno frequentato quella scuola e personalmente posso testimoniare che questi trascorsi sono stati anni veramente difficili.
La giunta aveva previsto il raddoppio della scuola da 100 a 200 bambini. Ma vuoi per l’andamento demografico, vuoi per altri motivi questa scuola, quando saranno terminati i lavori, avrà delle sezioni vuote. Per questo motivo saranno accorpate le classi. La scuola “La Pace” rimane comunque un sito problematico perchè posizionata su una collina con una curva pericolosa. Hanno dovuto spendere mi pare 80 mila euro per la realizzazione dei parcheggi e milioni di euro per il completamento del plesso scolastico per i vari lotti di costruzione. Mi spiace perchè questa scuola era una piccola realtà dove si faceva anche un po’ famiglia, faceva comunità. Io non ho mai visto una scuola essere così dentro alla storia delle famiglie di Vallesauglio. Ho avuto la fortuna di conoscere le maestre che avevano avviato molte sperimentazioni legate al tema dell’ambiente, facendo anche tante iniziative belle con i bambini. Sinceramente dispiace molto. è stata anche scuola elementare. è una realtà d’eccellenza. Vediamo che anche sui social questa notizia ha prodotto molto sconcerto nei confronti di molti abitanti di Vallesauglio.
Cosa potete fare voi come forza d’opposizione? «A questo punto è difficile che si possa fare qualcosa. Sono anni che poniamo osservazioni sull’accorpamento della scuola La Pace. Questa amministrazione ha puntato a ricevere dei finanziamenti facendo l’accordo con il Ministero per chiudere la scuola di Vallesauglio al fine di ottimizzare i costi, accorpando le sezioni».
Il sindaco Visca difende il proprio progetto: «Abbiamo avuto l’opportunità di ottenere un finanziamento per chiudere definitivamente i lavori della pace. Siamo arrivati quarantaseiesimi su un numero di 47 progetti da finanziare. è indubbio che non possiamo rinunciare a questa possibilità. Certo la “condicio sine qua non” che ci permette di ottenere questi soldi è l’accorpamento delle sezioni per fare economie – commenta Visca – I soldi non sono ancora arrivati e probabilmente per un bel po’ di tempo non si muoverà nulla.
Quando il finanziamento arriverà sia chiaro che comunque noi andremo avanti e faremo questo accorpamento. Stiano tranquilli gli abitanti.
L’edificio non sarà alienato ma rimarrà a disposizione della comunità. La struttura sarà sempre utilizzata per funzioni sociodidattiche e sempre a servizio della frazione».

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