In arrivo i pelati per la ricerca

CENTRO – In arrivo i pelati per la ricerca della Fondazione Umberto Veronesi con l’iniziativa di piazza “Il pomodoro. Buono per te, buono per la ricerca”. La Fondazione Veronesi sarà in tantissime piazze italiane sabato 24 e domenica 25 Aprile per offrire, a chi farà una donazione minima di 10 euro, una confezione composta da tre latte di pomodoro: pelati, polpa e pomodorino. A promuovere l’iniziativa a livello locale è Daniela Bertone. «L’obiettivo è quello di raccogliere fondi a favore della ricerca e cura sui tumori infantili. Il ricavato della raccolta fondi in piazza, infatti, sarà destinato al finanziamento di un protocollo di cura sperimentale contro la leucemia linfoblastica acuta, che rappresenta il 75% dei casi di leucemia infantile e in Italia colpisce oltre 350 bambini all’anno – spiega la Bertone, 26 anni, insegnante di Scuola Primaria – Sul territorio Trofarellese, per quest’anno, non è ancora stato possibile organizzare il banchetto per le giornate del 24 e del 25 aprile ma ci troverete, con un banchetto venerdì 23 aprile 2021, presso il campo da rugby in Strada Colombetto 8 a Moncalieri dalle 17,30 alle 20,30 grazie all’Associazione Sportiva A.S.D. Moncalieri Rugby che si è gentilmente offerta di supportare la raccolta fondi della Fondazione Umberto Veronesi.
In alternativa è possibile continuare a prenotare la propria confezione contattandomi al numero 3312430799».
Come mai hai deciso di diventare volontaria della Fondazione Veronesi?
«Chi dedica parte del proprio tempo libero al volontariato, indipendentemente dalla causa, sa che un’esperienza simile aiuta a crescere anche chi è già adulto e plasma il carattere. Alle spalle, c’è quasi sempre un accadimento che fa scattare la molla per mettersi al servizio degli altri. Mi è sempre piaciuto dedicarmi al volontariato in vari ambiti fin da quando ero più piccola e questo è il quarto anno da volontaria nella Fondazione Umberto Veronesi. Credo che fare volontariato ti arricchisca molto, ricevi molto più di quello che dai.
Ho deciso in particolare di dedicarmi a questo tipo di volontariato dopo un’esperienza di malattia a me vicina che mi ha portato poi a voler donare il mio tempo a favore della ricerca, in cui credo fortemente, e della scienza che la Fondazione Veronesi applica. Invito chiunque voglia a diventare volontario a contattare la Fondazione e contribuire così nel proprio piccolo a favore della ricerca».

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