Giada Angiolini: da meccatronica al Cosplay,passando dalla trasmissione Rai “Maestri”

CENTRO – Doppia passione per la giovane trofarellese Giada Angiolini. Gli interessi di questa diciottenne appena maturata all’istituto Pininfarina spaziano dalla meccanica alla robotica, dal Cosplay al trucco e parrucco. Così la settimana scorsa Giada si è trovata ad essere protagonista della trasmissione Maestri condotta da Edoardo Camurri, per parlare di robotica. A settembre Giada inizerà a cercare lavoro, sempre che non decida di andare ad aiutare papà in azienda. Ma ha un sogno nel cassetto, neanche tanto nascosto. Un hobbye molto particolare: è una Cosplayer, ama cioè travestirsi da personaggi di videogiochi, fumetti, cartoni animati, film o letteratura fantasy e partecipare a raduni, convegni, festival. Motocross e kick boxing sono i suoi sport preferiti. Come cosplayer di sfilate non se ne perde una. Lucca, Milano, Rimini.
Una passione che l’ha vista protagonista di più di trenta personaggi dei fumetti giapponesi. Le sue immedesimazioni vanno da Trafalgar Law da One Piece a Hawks da My Ero Academia. Ed altri trenta personaggi del cinema, dei cartoni animati e dei manga giapponesi. Personaggi di cui imita perfettamente vestiario, acconciatura, trucco, spade e lance.

«E’ inziato tutto circa cinque anni fa quando Giada mi chiese di andare a Torino Comics. La accompagnai e mentre ci avvicinavamo all’ingresso continuavo a dirle che non c’era nessuno. Appena girato l’angolo ci siamo imbatutti in un mare di teste colorate – racconta Gina Borgeisa, mamma della Cosplayer Giada Angiolini – Ero convinta di trovare bambini e quindi sono rimasta stupita quando mi sono trovata di fronte ad un gruppo di persone di età trasversale. Ho pensato che fosse una balla di fumo e che la cosa si sarebbe spenta presto. Giada avrà fatto 500, 600 foto quel pomeriggio. Ogni tanto spariva e poi tornava dopo poco con la sua foto, felice come una matta. Insomma da quel giorno si è appassionata. Dopo poco, a seguito di una bella pagella, l’ho accompagnata al LuccaComix che festeggiava i 50 anni di attività. Mi sono appassionato anche io e sono diventata la mamma dei ragazzi. Adesso sta imparando a cucire. E’ una cosa sua e per me è una grossa soddisfazione vederla contenta sul palco». Come procede per arrivare sul palco delle fiere/gare? «Si parte dal personaggio del cartone animato che può essere anche una fiaba, un racconto, un manga giapponese. Si fa il disegno ed il progetto del vestito e delle evnetuali armature. I primi due li abbiamo comprati su internet. Poi quando ci siamo appassionati ho scoperto che mamma 40 anni fa cuciva ed allora ho iniziato a realizzare i vestiti interamente partendo dalla stoffa – spiega Giada – Sono un paio d’anni che cucio i vestiti per intero. Ma non solo cartoni animati: anche personaggi dei fil mcome la donna barbuta di “The greatest Showman”, o il personaggio di Rossella O’hara di “Via col vento”. Abbiamo anche scoperto che gli appassionati del Cosplay, oltre ad essere di tutte le età sono anche di tutte le estrazioni sociali e professioni. Bisogna sempre portare il personaggio di riferimento. Non manca uno sfondo sociale. Con il personaggio di Paperina per esempio vado all’ospedale Regina Margherita insiema all’associazione “CoSmile” di Torino per allietare i bambini ed i ragazzi malati che sono ricoverati in ospedale. L’ultima opera è Hawks un personaggio alato che ho anche portato alla maturità. Uno spettacolare abito con ali che si spiegano automaticamente mediante una serie di motori che muovono il robot mediante un telecomando. A scuola ho portato le due ali nelle due versioni precedenti». Poi oltre a motorini, telecomandi ed altre diavolerie ha anche imparato a usare trucchi e parruucchi per rendersi sempre più simile ai personaggi che propone. I prossimi appuntamenti? «Sabato e domenica prossima con due sfilate Cosplay ad Alessandria e Modena». È per il futuro lavorativo e scolastico? «A settembre avrei piacere di iniziare a lavorare per poter mettere da parte qualche soldino per poi poter iniziare a fare un corso, magari serale, da sarta o da make up artist, quelle persone che lavorano nell’ambito dei trucco make up ai matrimoni o agli eventi».

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