Amar fa il bilancio di un anno di attività con il suo presidente

CENTRO – Il presidente dell’associazione Amar, Aldo Dughera, scrive ai propri associati per condividere le notizie in merito alle attività missionarie dell’associazione. «Suor Luciana era tornata a Fiatà nel mese di maggio e aveva ripreso la guida della missione ma è dovuta rientrare in Italia per cure mediche e per un intervento che avrà nel mese di dicembre. La responsabilità della Comunità è attualmente nelle mani di Suor Roseline, giovane, preparata e determinata nel condurre i progetti. In merito alla nostra iniziativa di sostegno ai bambini orfani, Suor Roseline conosce personalmente tutti i ragazzi e ci tiene informati costantemente con notizie, messaggi, fotografie e video che danno evidenza della loro cura – spiega Aldo Dughera, fondatore e presidente di Amar – Sappiamo che la situazione in Togo è sempre molto difficile e a subirne le conseguenze sono soprattutto i più poveri che per sopravvivere si spostano frequentemente alla ricerca di un lavoro.
Anche i bambini seguono le famiglie dei loro parenti più stretti, tanto che il numero dei ragazzi seguiti varia di mese in mese. Dall’ultima relazione ricevuta risulta che la settimana scorsa i bambini erano in totale 132: 48 frequentano la Scuola primaria, 32 la Scuola media, 18 il Liceo, 12 l’Istituto tecnico. Ci sono poi 18 apprendisti che stanno imparando un mestiere e 4 giovani che frequentano l’Università – continua Dughera – In questi anni di attività 4 ragazzi si sono laureati, una quindicina si sono diplomati e circa 25 sono coloro che hanno imparato un mestiere e che ora esercitano una professione.
Suor Luciana, nell’incontro che abbiamo avuto recentemente, mi sottoponeva il caso di una ragazzina, orfana di padre, che aveva un problema ad una gamba e camminava con difficoltà. È stata operata in un ospedale pubblico, ma l’operazione è stata eseguita male ed ora non cammina più. Si
dovrebbe operare di nuovo in un ospedale privato a pagamento, ma purtroppo la famiglia non ha il denaro. L’operazione e la degenza costano 3.000 € e Suor Luciana vorrebbe aiutarla per garantire le cure necessarie, cosi mi ha chiesto consiglio. Sebbene questi interventi si sommino agli impegni presi
per il progetto dei bambini orfani, ho ritenuto di procedere dicendo a Suor Luciana di farla operare il più presto possibile, confidando che la Provvidenza ci aiuterà a sostenere anche questo impegno – conclude Dughera – Ci stiamo avvicinando al secondo Santo Natale in periodo di pandemia e anche noi, come i bambini, scriviamo a Gesù bambino nato povero come gli orfanelli di Fiatà, affinché ci preservi da questa calamità».

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