La commissione bilancio affronta la “causa quadri“

CENTRO – Saltano i servizi non essenziali della città. Le prime conseguenze della richiesta di risarcimento di 4 milioni di euro sarà un lungo periodo di asterità e risparmi. Il primo a pagarne le conseguenze è il servizio di accomapagnamento con la navetta al cimitero del sabato mattina. «Dobbiamo inizare ad accantonare le somme necessarie per pagare servizi come luge, gas, stipendi ed evitare di finire alla corte dei Conti – commenta l’assessore Miletto – L’amministrazione è costretta ad attuare una serie di tagli. Tutte le spese non necessarie ed indispensabili». Lunedi si è tenuta la Commissione per informare i Consiglieri del contenzioso inerente la sentenza del Tribunale di Milano che vede soccombente ,in primo grado, il Comune di Trofarello. «Ho voluto anche la presenza di tutti i capigruppo al fine di serrare i ranghi e condividere la documentazione in nostro possesso; alla seduta presenti anche il Collegio Difensivo del Comune, gli avvocati Vaccino e Pafundi, e i tecnici comunali – commenta il sindaco Napoletano – Più approfondisco gli atti di causa più rimango sconcertato da che piega abbia preso questa sentenza che ci vede soccombenti in questa assurda vicenda. Ci sono ampi margini per impugnare la sentenza, contraddittoria in molte parti, ed errata nell’applicazione del diritto. Partiamo dai fatti accertati dallo stesso consulente tecnico del giudice che, in sostanza, dà ragione al Comune di Trofarello. Il CTU, procedendo ad un confronto tra i dati registrati dalla stazione di Bauducchi – stazione di rilevamento ARPA (individuata quale “stazione meteo che meglio caratterizza l’evento che ha interessato il Rio Rigolfo”) il giorno del sinistro, e le linee segnalatrici di probabilità pluviometrica estratte dall’Atlante delle Piogge Intense evidenziava come l’evento meteo verificatosi in 28 luglio 2014, in particolare per quanto riguarda la durata di 6 ore, presentava un tempo di ritorno superiore ai 200 anni. Il Perito – continua Napoletanto – ha concluso che l’evento che ha interessato il territorio del Comune di Trofarello il 28 luglio 2014 è certamente da inquadrarsi come un evento eccezionale. Il carattere di eccezionalità è dato sia dalla quantità di acqua che dalla durata (quasi sei ore di pioggia battente eccezionale). Con un ritorno statistico del fenomeno superiore ai 200 anni siamo al di la di ogni tipo di responsabilità. Inoltre, come se ciò non bastasse, ci si domanda come è possibile detenere opere d’arte di un valore di quasi sedici milioni di Euro in un locale interrato di circa 30 metri quadrati e sprovvisto di impianti atti a garantire le condizioni di temperatura e umidità idonee alla conservazione di quadri e la loro messa in sicurezza. Addirittura si è arrivati ad accertare delle difformità edilizie in capo ai luoghi degli eventi, e dulcis in fundo, come emerge dal verbale dei Vigili del Fuoco del 28/07/2014, allegato alla perizia tecnica d’ufficio, a seguito dell’alluvione “tutti gli impianti, compreso quello di pompaggio, risultavano essere andati fuori uso, pertanto indipendentemente dalle sue caratteristiche, non avrebbe potuto scongiurare l’allagamento dei locali”.
Impugneremo la sentenza, entro trenta giorni depositeremo il nostro ricorso – conclude il sindaco – Siamo fiduciosi. Ma siamo preoccupati per la condanna pecuniaria, poiché le sentenze civili sono immediatamente esecutive. Non ci serve avere ragione tra quattro anni. Chiederemo quindi la sospensione dell’esecutività della sentenza dimostrando che siamo un ente pubblico con un bilancio di circa dieci milioni di Euro e dobbiamo far fronte a spese di carattere sociale, pagare stipendi, mutui ed effettuare investimenti. La Corte d’Appello tenga conto che noi siamo qui per erogare servizi di pubblico interesse».

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