Un altro colpo al Circolo Peocio dello “Scanta”

BELVEDERE – Un appuntamento imperdibile quello in programma per il 12 dicembre al circolo Peocio di borgata Belvedere. «Reb Beach (Whitesnake, Winger) tornerà in Europa in dicembre per una serie di concerti.
Ad accompagnare il leggendario chitarrista americano ci saranno come sempre i Bad Boys e uno special guest di eccezione, Michele Luppi (Whitesnake) – esordisce Tonino Scantambulro del circolo Peocio – Il tour toccherà alcune città della nostra penisola e farà inoltre tappa in Francia, Spagna ed Austria.
Dopo tanti anni insieme questa è ormai una band molto affiatata, un team vincente che ci regalerà uno show mozzafiato che ripercorrerà tutti i successi della carriera di Reb Beach. Reb Beach, nome completo Richard Earl Beach, Jr. (Pittsburgh, 31 agosto 1963), è un chitarrista heavy metal statunitense. Iniziò dal principio a collaborare con noti artisti come session man, prima di ottenere il successo globale come musicista affermato. Line up: Reb Beach – Guitar, Michele Luppi – Bass & Voice, Fabio Dessi – Voice, Paolo Caridi – Drums, Khaled Abbas – Guitar, Enrico Varisco – Keyboards».

Ma come fa Toni Scanta a fare approdare al Peocio di Trofarello nomi così importanti del rock mondiale? «La risposta è semplice: anni ed anni di lavoro fatta con coscienza e professionalità. Inoltre molti musicisti famosi hanno stretto amicizia con noi e con il Peocio perché ormai è conosciuto a livello italiano e ancora adesso io mi meraviglio di gente famosissima che mi contatta. Ad esempio un altro grande chitarrista italiano, che poi è il chitarrista di Sanremo, Luca Colombo, verrà il 4 febbraio al Peocio con il suo gruppo. Con molti di loro io ci ho suonato. Te lo dico con umiltà, non te lo dico con arroganza perché, per me, la musica è comunione di feeling e di sentimento, non di interessi – conclude Scantamburlo – La musica è crescita personale per me e quindi suonare o condividere anche solo delle discussioni con questi grandi artisti molte volte per me è una crescita interiore che non finirà mai».

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