14 milioni e mezzo per le casse comunali

CENTRO – Pareggia a 14 milioni e 483 mila euro il bilancio preventivo del comune per il 2023. «La Giunta Napoletano prevede di spendere somme congruenti con le disponibilità finanziarie, ed è inutile nascondere che nella parte delle cosiddette spese correnti (ovvero quelle che fanno funzionare il Municipio, stipendi del personale, contributi a vari soggetti per le attività socio assistenziali, sportive, ricreative ed altro ancora) le possibilità di manovra sono limitate al minimo a causa della sentenza del Tribunale di Milano che impone al nostro comune di pagare i 4 milioni di euro per risarcire il danno, verificatosi nel 2014, avvenuto all’interno di uno stabilimento industriale alle porte di Trofarello, nella zona industriale – esordisce Cavaletto – Tralasciando le cause che hanno determinato il danno, e vista la transazione tra Comune e società di assicurazione, per i prossimi 17 anni dovremo corrispondere a quest’ultima una somma annuale pari a 270mila euro, proprio quella somma che invece sarebbe servita e soprattutto servirebbe per realizzare molti progetti socio assistenziali, sportivi, di partecipazione, in collaborazione con il vasto mondo delle associazioni.
Al contrario il bilancio, nella parte degli investimenti in conto capitale, presenta una situazione più florida grazie alle risorse nazionali messe in campo dai governi Conte 2 e Draghi, e grazie al PNRR.
Ovviamente il bilancio è stato approvato dalla maggioranza, che si è arricchita del voto favorevole del consigliere Tomeo, ormai organico alla maggioranza, mentre il gruppo Noi Trofarello e il consigliere Bianco hanno votato contro».


Perché il voto contrario? «Abbiamo spiegato in Consiglio comunale che il gruppo Noi concorda con le proposte della Giunta in relazione all’elenco delle opere pubbliche che si intendono realizzare, ma intravediamo alcune criticità, in particolare nella parte di spesa corrente.
Infatti, nelle nostre considerazioni esplicitate in Consiglio comunale siamo partiti dalla grave responsabilità della passata Amministrazione che non ha accantonato nei bilanci del 2019, 2020 e 2021 le somme necessarie e obbligatorie per legge, di fronte al rischio di soccombere innanzi al Tribunale di Milano, dato che la possibilità di perdere la causa era elevata.
Abbiamo richiamato quelle responsabilità perché negli stessi anni, non avendo effettuato gli accantonamenti, gli assessori dell’epoca (quasi tutti gli stessi di oggi perché riconfermati nei loro ruoli), l’ex sindaco e l’ex assessore al bilancio andavano a sbandierare ai quattro venti gli “avanzi di Amministrazione” cospicui, per ottenere consensi ed apprezzamenti da parte dei cittadini, quando invece avrebbero dovuto “accantonarli”. Quindi Cavaletto, per lei dipende tutto da questo episodio?
«Quella grave mancanza oggi ci costa cara e se a ciò aggiungiamo le difficoltà e la carenza dell’apparato tecnico comunale tutti possono comprendere il disagio che ci ha portato a votare no; i dipendenti del Comune nel corso degli ultimi 10 anni si sono dimezzati e l’impossibilità di assumere nuovi e giovani dipendenti non è dovuta a norme statali che lo impediscono ma alla mancanza di fondi di spesa corrente. Per questi motivi di difficoltà dobbiamo collegarci alla spesa per investimenti: se non abbiamo dipendenti comunali in numero congruo, come sarà possibile seguire la mole eccezionale di lavori pubblici per il 2023 e per gli anni seguenti? Ad esempio, la ricostruzione della scuola media Leopardi, che dovrebbe iniziare nel prossimo mese di settembre».
Ma quali sono le opere che fanno parte dell’elenco degli investimenti del libro conti 2023 del comune di Trofarello?
Al primo posto per consistenza degli investimenti svetta la ricostruzione della scuola media (oltre 7 milioni di euro). Segue la sistemazione del rio Rigolfo, con due distinti progetti (circa 1,4 milioni di euro). Alfri interventi saranno le opere relative alla moderazione del traffico veicolare in via Umberto I (260 mila euro). La sistemazione delle sponde del Rio Sauglio (290 mila euro). La sistemazione Rio Tepice (825 mila euro). Il restauro della Torre civica (235 mila euro). «Abbiamo proposto alcune integrazioni che ci sono state tutte respinte – commentano Marco Cavaletto e Laura Sandrone – Ad esempio, abbiamo chiesto che la giunta segua con più attenzione la crescita professionale del personale del Comune facendo partecipare i funzionari a corsi di riqualificazione professionale, per avere una “macchina comunale” più rispondente e preparata per dare servizi migliori ai cittadini, ma il sindaco candidamente ci ha risposto che i funzionari se vogliono possono seguire corsi gratuiti sul web (della cui qualità, se il sindaco lo permette, noi dubitiamo fortemente). Inoltre abbiamo chiesto che, conseguentemente alla mozione presentata dal Gruppo NOI Trofarello, approvata a fine anno 2021 all’unanimità, venisse stanziata una piccola somma, prelevabile, ad esempio, dalle sanzioni per violazioni al codice della strada, da destinare alla realizzazione di alcune prime schede del Piano per l’Abbattimento delle Barriere Architettoniche (PEBA). Ma questa Amministrazione non volendo seguire la strada maestra del “fare ciò che si dice; dire ciò che si fa” ha negato questa possibilità: i cittadini portatori di handicap continueranno ad essere inascoltati. Il sindaco ha negato, per motivi tecnici (sembra che manchi un visto della Ragioneria all’emendamento proposto, anche se tale emendamento è stato portato in Commissione Bilancio nei tempi previsti dal Regolamento… se il presidente della Commissione Bilancio o il Sindaco non lo richiedono loro, oppure il segretario, ci domandiamo chi doveva richiedere alla Ragioneria il famigerato parere…)». Adesso stiamo entrando troppo nel tecnico.
«Va bena… tralasciamo questi garbugli burocratici per sottolineare che il Bilancio approvato non permetterà a Trofarello di migliorare le proprie condizioni: continuerà ad essere una città senza aspirazioni e senza possibilità di migliorare il proprio aspetto estetico. Il Gruppo NOI continuerà a sottolineare le lacune di questa Amministrazione che, essendo sostanzialmente la continuazione di quella precedente, non sembra nelle condizioni di far crescere armonicamente Trofarello.
Noi, come cittadini, desideriamo che ciò possa avvenire anche con il nostro contributo che, fino a questo momento, non è stato accettato».

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