Giorgia D’Errico presenta il proprio libro “Maschile Singolare”

CENTRO – Sarà in città in occasione della rassegna “Donne e altri piani ben riusciti”, la trofarellese trapiantata a Roma per motivi di lavoro, Giorgia D’Errico che da tempo ha intrapreso la strada della scrittura. Sarà presentato il 10 marzo alle 20,45 presso il Centro Socioculturale Giovanni Marzanati in via Cesare Battisti 25 la sua ultima fatica editoriale, “Maschile Singolare”. Dieci storie di uomini che raccontano la loro vita da reporter, da professore, precario, da regista, da imprenditore, da vigile del fuoco, da operaio.
Ognuno di loro prova a dire quanto sia cambiato il rapporto con il mondo femminile, quanto per loro molte diversità siano superate o non vogliono che si superino. Il loro rapporto con i figli, con le compagne, i compagni, le ex mogli e le famiglie. Le difficoltà di accesso al mondo del lavoro, che spesso non hanno differenza di genere ma molte volte invece esistono. Sono dialoghi aperti, complessi e spesso emotivamente coinvolgenti che portano a vedere la realtà con gli occhi del maschile per provare a comprendere il femminile.
Com’è nata l’idea di scrivere Maschile singolare?
«Poco dopo la pubblicazione di ‘Femminile Plurale’, ho rivisto ad una cena i miei compagni delle elementari. Alcuni di loro sapevano che avevo scritto un libro sulle donne e un compagno mi disse: ‘ adesso devi intervistare anche noi. Anche noi maschi abbiamo delle cose da dire’. L’idea mi piacque subito e poco dopo ne parlai con l’editore che trovò immediatamente il titolo e che mi chiese di provare a scrivere un libro speculare ma al maschile. Quanto al desiderio di scrivere anche del ‘maschile’ è perché se non iniziamo a provare a dialogare sui temi come la condivisione e a capire cosa possiamo avere in comune non credo che potremo migliorare. Inutile nascondere che con gli uomini abbiamo linguaggi e modo di pensare completamente diversi. Nasce così l’idea di proseguire le storie di Femminile Plurale, attraverso gli occhi degli uomini, delle loro storie, dei cambiamenti culturali e sociali. Potrei riassumere in tre parole questo libro: Lavoro, Condivisione e Dialogo. Sono le parole che possono descrivere questa ultima fatica, quasi tutta scritta durante il primo lockdown. Su 10 uomini intervistati, sono riuscita a fare solo tre interviste dal vivo, tutto il resto via telefono o via Skype». Quindi dopo femminile plurale, dedicato alle donne al lavoro, un libro sugli uomini. E’ stato più facile entrare nei racconti delle donne o in quelle degli uomini protagonisti dei tuoi libri?
«Mi verrebbe da dire con le donne perché si sono affidate con più facilità. Forse gli uomini inizialmente si sono sentiti sotto processo ma dal mio punto di vista è stata una prova non da poco. Ero onorata già di aver potuto raccontare le storie di dieci donne, trovare dieci uomini che facessero la stessa cosa a mio avviso non era scontato». Cosa unisce le storie dei 10 protagonisti di “Maschile Singolare”?
«Le storie sono molto diverse tra loro perché ho provato a intervistare uomini di età diverse e professioni anche particolari. Dipendenti, lavoratori autonomi, lavoratori del soccorso, startupper, ricercatori per provare a vedere il mondo con i loro occhi, alla luce dei nostri tempi». Lei per la sua professione si occupa del mondo del lavoro. La pandemia ha cambiato molto in quest’ultimo anno il mondo del lavoro. Quali sono state le differenze tra uomini e donne che si sono alternati tra Smart Working e DAD?
«Credo siano emerse le difficoltà di conciliazione e di collaborazione che già c’erano, con la differenza che probabilmente in questa situazione si sono acuite e la maggior parte dei carichi sono andate sulle donne. Posso confermare però, che in ‘Maschile Singolare’ ci sono storie che vanno nettamente in contro tendenza». Giorgia D’Errico aspetta i trofarellesi venerdì alle ore 20,45 al Marzanati. Live Facebook sulla pagina di Città di Trofarello.

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