C’è un macabro disegno nei bocconcini avvelenati che stanno gettando nel terrore decine di proprietari di cani o è semplicemente il gesto di un pazzo? Chi c’è dietro agli avvelenamenti di molti cagnolini?
In città si sta costituendo un comitato che intende difendere i diritti dei quattro zampe, che vuole far sentire la propria voce e porre un freno a quello che sta succedendo. I primi appelli su Facebook con tanto di foto dei cuccioli avvelenati. Ora anche un appello alla cittadinanza per intervenire e denunciare coloro che disseminano cibo e bocconi avvelenati nei parchi della città e nei giardini pubblici.
«La detenzione o il rilascio di bocconi avvelenati che possono causare danni o la morte di animali è un reato che rientra nel Maltrattamento di animali previsto dal Codice Penale Italiano Libro II, Titolo IX bis e più precisamente dall’Art. 544 ter. Esso prevede la procedibilità d’ufficio ed è punito con la reclusione da 3 mesi a 18 mesi o multa da 5mila euro a 30mila euro. La pena è aumentata della metà se dai fatti cui al primo comma deriva la morte dell’animale – spiegano gli amici degli animali che si stanno costituendo in gruppo – Chi vede commettere il reato e non lo denuncia alle autorità di polizia, si rende complice ed è quindi punibile. Si sono recentemente verificati 4 casi di avvelenamento a mezzo bocconi verificatisi nella zona prossima ai condomini della ex Lip, che hanno portato probabilmente alla morte di un bellissimo cucciolo di Golden Retriever (Valentina), cane buonissimo e amico dei bambini e degli altri suoi simili. Negli altri 3 casi i cani si sono salvati grazie al pronto e mirato intervento veterinario. Ma tutto questo provoca sofferenze all’animale e ai suoi padroni oltre alle inevitabili grosse spese – concludono gli esponenti del Gruppo – è l’ora di finirla con questi comportamenti delinquenziali da terzo mondo e invitiamo chiunque veda il ripetersi di tali atti a denunciare i colpevoli».
R. D’U.