Lui è il trofarellese Giorgio Lupano, classe 1969, attore nato e cresciuto a Trofarello, diplomatosi nel 1993 alla scuola del Teatro Stabile di Torino diretta da Luca Ronconi. Lei è Rita Mazza, attrice non udente di origini torinesi ma residente oggi a Berlino, dopo un paio d’anni di intenso lavoro a Londra. Insieme hanno appena partecipato al Festival Teatrale di Borgio Verezzi (Savona) con la commedia “Figli di un Dio minore” di Mark Medoff, mai rappresentata in Italia, per la regia di Marco Mattolini, con la traduzione di Lorenzo Gioielli. Il ruolo del professor James è stato interpretato appunto da Giorgio Lupano mentre quello di Sara dall’attrice non udente Rita Mazza. Entrambi hanno recitato con il linguaggio dei segni. Il debutto della commedia in prima nazionale, il 2 e 3 agosto, fa parlare due mondi, quello dei normodotati, l’insegnante e quello della disabilità, la giovane ex allieva non udente.
“Sono trascorsi quattro anni da quando ho letto per la prima volta il testo – commenta nel suo profilo facebook Giorgio, volto noto ai trofarellesi che spesso lo incontrano quando torna a casa per trovare la famiglia – Avrei voluto tenere un diario di questo lungo percorso, ma tutto quello che abbiamo passato, le persone che ho conosciuto, le loro storie, le cose che ho imparato, le persone con cui ho lavorato… è tutto nello spettacolo. Figli di un Dio minore è un viaggio. Questo spettacolo porta con sè un carico di emozioni al quale è difficile resistere, e sono tutte le emozioni che ho avuto la fortuna di provare io in mesi di lavoro all’Istituto Statale dei Sordi, nei giorni del Cinedeaf, nel lavoro con i miei splendidi compagni di lavoro Rita Mazza, Deborah Donadio, Gianluca Teneggi oltre agli insegnanti Vincenzo Speranza e Grace Giacubbo e al personale dell’ISSR. Al progetto si sono aggiunti poi dei validissimi collaboratori”.
In questi 14 mesi Lupano ha anche imparato il linguaggio dei segni per poter interpretare l’insegnante di scuola che parla alla ragazza. E’ il primo spettacolo pensato sia per un pubblico di udenti che per quello dei sordi, ai quali il teatro “tradizionale” è precluso. Rita Mazza è dovuta andare all’estero per lavorare, perché in Italia non esistono compagnie teatrali per sordi.
“Figli di un Dio minore è un’occasione unica per un attore di usare il teatro in un senso più ampio del semplice raccontare una storia o lasciare un messaggio o porre delle questioni – conclude Lupano – Si tratta di un viaggio all’interno di un mondo che è di fianco a noi, che vive con noi, che ci osserva e che chiede di poter parlare con noi”. Da Novembre Giorgio sarà in giro per l’Italia con Figli di un Dio minore. A Roma alla Sala Umberto dal 10 al 22 novembre e dal 10 al 29 novembre al Teatro Duse di Bologna.