Il movimento 5 Stelle: sull’ospedale una gara di “fuffa” tra i sindaci della zona

TROFARELLO – Il Movimento 5 Stelle interviene sulla vicenda del mega ospedale.

Massimo Bertero

Massimo Bertero

«Da alcuni giorni sulla stampa rimbalza la notizia di un nuovo grande ospedale che andrebbe a sostituire quelli di Moncalieri, Chieri e Carmagnola. E infatti mercoledi 9 settembre si sono riuniti i sindaci i cui comuni rientrano nell’ambito territoriale della ASLTO5 – esordisce Massimo Bertero – Da un primo resoconto sembra che l’unica cosa emersa sia che l’ospedale si farà; per il resto, per non litigare, i sindaci hanno deciso di non decidere, per esempio sul dove costruire la nuova struttura. Le ipotesi sul campo sembra siano Moncalieri o Santena. Capirete che un progetto cosi serio e importante comporta analisi complesse su fattibilità, sostenibilità, volumi di attività, interventi praticabili, tipologia delle specialità, statistiche epidemiologiche, costi, ecc… invece i nostri politici si sono scatenati in una simpatica gara di fuffa. In particolare il nostro Sindaco si è addirittura lanciato in una previsione certa: tra 4 anni (segnatevi la data) potremo curarci nel nuovo ospedale! Ricordiamo che, per quanto riguarda la sua Giunta, in 4 anni non sono neanche riusciti a posare la prima pietra dei famosi mini alloggi popolari di Via Nenni. Inoltre registriamo l’incredibile giravolta: nella precedente campagna elettorale il principale obiettivo era la “Casa della Salute” concetto di piccolo presidio sanitario locale, per la quale sono già stati spesi fior di soldini in progettazione. Oggi il sindaco si lancia entusiasta, senza nessun dato certo in questa nuova avventura che peraltro non vede coinvolto il nostro territorio comunale. Noi crediamo che un ospedale sia una cosa seria, un presidio importante per la salute dei cittadini sul quale non si sparano dati confusi e non si fa propaganda – conclude Bertero – Ci attiveremo in ogni modo, insieme ai nostri rappresentanti in Regione, per approfondire con la massima diligenza il progetto e indirizzarlo a vantaggio dei cittadini, soprattutto se saranno coinvolti soggetti privati, affinché un sogno di un buon ospedale di zona non si trasformi nel solito incubo vissuto dagli italiani di opere perennemente incompiute, con spese fuori controllo, scarsa efficienza, bassissima efficacia e devastazione del territorio».