La proposta di Proposta non è quella del PD

Emilia Tiso avanza la sua candidatura sotto l’egida della lista civica Proposta, mentre il PD appoggia la candidatura di Marco Cavaletto

Tiso CavalettoCENTRO – Frattura nel centro sinistra. Il gruppo di lavoro di Proposta non riesce a trovare una sintesi comune e scoppia, dando vita a due distinte liste che si presenteranno alle prossime elezioni. Il PD decide di non appoggiare la candidatura avanzata da Emilia Tiso e propone un suo candidato, Marco Cavaletto.

Che le anime in Proposta fossero molteplici lo si era già capito il 22 maggio, nel corso della serata organizzata per incontrare la cittadinanza in vista di una prima organizzazione verso le amministrative 2016. In quella occasione erano stati in tre a catalizzare l’attenzione degli intervenuti: Emilia Tiso – attuale consigliere comunale e capogruppo di Proposta Il paese che vorrei -, Gianluca Mantoani – all’epoca coordinatore del gruppo Proposta, che attualmente ha abbandonato la scena politica-, e Marco Cavaletto – che dell’originario gruppo Proposta era stato, con altri, fondatore anni or sono.

In quella occasione non era emerso con chiarezza quale fosse il candidato alle prossime elezioni, e nemmeno un accordo sulle modalità, sui criteri con i quali il candidato stesso sarebbe stato indicato.

In questi giorni gli eventi hanno avuto un’improvvisa accelerazione, portando di fatto ad una spaccatura all’interno del gruppo, o quanto meno a rompere il tradizionale sodalizio tra il PD locale e la lista civica Proposta.

A fare il primo passo è Emilia Tiso che, fedele al suo stile diretto, senza troppi giri di parole ufficializza la sua candidatura. “Sì, ci mettiamo in gioco – così esordisce Emilia Tiso – Sarò io la candidata. Come gruppo Proposta sciogliamo la riserva, dopo la rinuncia di Gianluca Mantoani. Vogliamo costruire una realtà nuova. Una realtà forte, libera dai lacci e lacciuoli dei partiti. Le persone che correranno con me dovranno ragionare e saper fare con la propria testa. Indispensabile anche che abbiano esperienza, non dico in termini amministrativi, ma che conoscano a fondo le realtà delle quali vorranno occuparsi. Non abbiamo bisogno di grandi discorsi politici, astratti e lontani. Abbiamo bisogno di un gruppo di persone preparato che parta “dal basso”, dalla realtà”.

Una candidatura che evidentemente non ha incontrato l’approvazione del PD, che a mezzo comunicato stampa del segretario Leonardo Di Vizio (che, lo ricordiamo, la scorsa tornata elettorale era candidato sindaco proprio sotto l’egida di Proposta) fa sapere che il candidato del centro sinistra che incasserà il sostegno del partito sarà Marco Cavaletto. “ Riteniamo che l’esperienza professionale di Cavaletto sia la garanzia migliore affinché il paese abbia una buona amministrazione – così Di Vizio – Si è scelto di sostenere una candidatura al di fuori del partito per dare la possibilità a tutti di condividere un progetto amministrativo che vada oltre le appartenenze politiche e che rappresenti le diverse anime di Trofarello. Siamo convinti che la candidatura di Cavaletto sia la più credibile. Può essere infatti un’autorevole  alternativa all’attuale amministrazione e una garanzia affinché vi sia un vero cambio di passo. Alcune delle altre candidature che fino ad oggi si sono presentate hanno infatti, nella precedente consiliatura, condiviso molte delibere proposte dalla maggioranza”.

La competizione elettorale vedrà dunque contrapposte due “anime” di Proposta.

Da un lato Marco Cavaletto, uomo di lunga esperienza amministrativa, che dal 1978 al 1988 ha ricoperto incarichi amministrativi in Trofarello. Già direttore presso la Regione Piemonte, da sempre attivo in politica passando inizialmente dal PCI fino, in anni recenti, a Scelta Civica di Monti e recentemente approdato nel movimento torinese Alleanza dei Democratici, sarà, nella locale competizione, sostenuto dal PD.

Dall’altro Emilia Tiso, insegnante molto nota, Vicepreside della scuola Elementare dell’Istituto Comprensivo di Trofarello. Estremamente attiva in diversi ambiti della società civile, dalla Croce Rossa all’associazionismo,  vanta una vasta esperienza in tutto ciò che riguarda il sociale. Attuale capogruppo di Proposta, non vuole nemmeno sentir parlare di sostegni o direttive partitiche, accentrando la propria attenzione in ambito politico sulle persone e sulle loro specifiche competenze professionali ed umane.

Due approcci e due esperienze molto diverse; programmi in fase di sviluppo ma presumibilmente sulla stessa lunghezza d’onda. Agli elettori la scelta. Agli avversari politici un inaspettato regalo, in attesa dei prossimi sviluppi, verso queste elezioni che si preannunciano ricche di colpi di scena.

Sandra Pennacini

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