CENTRO – Stefano Francescon, giovane attivista di Trofarello, interviene sul dibattito della consulta giovanile che sta nascendo in seno all’amministrazione comunale. «Non ho potuto fare a meno di leggere l’idea che l’assessore Carmelo Bruno ha in mente con il forum dei giovani. Sinceramente non la trovo una bella idea perché personalmente sono convinto che prima di far legare le associazioni occorrerebbe se mai trovare il modo di farle vivere. Indispensabile è il ricambio generazionale di queste perché altrimenti come dice l’assessore il rischio è quello che siano sempre le persone meno giovani a parlare – esordisce Francescon – In questi anni lo dico da giovane trofarellese, ho visto un paese cambiato non accogliente per i giovani, anzi in cui non c’è nulla per loro. Occorre ripartire come dissi in una precedente intervista da realtà che sono state presenti e hanno fatto da traino per i giovani. Penso ad esempio all’associazione: “Spazio Ex Fornaci”, che da sempre con la propria rassegna musicale permetteva a tanti giovani di impegnarsi e serviva al paese per unirsi. Mi stupisce poi che ci sia necessità di creare un’ulteriore associazione per i giovani quando a Trofarello abbiamo tante e tante associazioni che lavorano. Detto ciò mi spiace constatare che l’assessore non ha ben chiaro che è l’amministrazione che propone dei progetti e non i giovani che si trovano una volta ogni tre, quattro mesi per parlare – continua Francescon – Insieme ad altri amici, ho chiesto alle varie amministrazioni che si sono succedute nel tempo, che venisse ricreato un punto giovani con regole e percorsi seri, che venissero attivati quanto prima i progetti del piano locale giovani, un’informagiovani più funzionale, una biblioteca che sappia accogliere gli studenti universitari per poter studiare, senza dover andare sempre a Torino. Lo svuluppo di percorsi culturali, lavorando su concerti musicali e festival. Sarebbe poi auspicabile lavorare affinché anche Trofarello si doti di un wireless pubblico che consenta a tanti giovani di poterlo usare. Senza contare la situazione del lavoro dei giovani che merita, come per gli adulti, una riflessione seria e attenta, perché viviamo in un momento davvero difficile. Idee sui cui lavorare ce ne sono. Abbiamo poi bisogno che l’amministrazione sia molto più propositiva. Qui invito il Sindaco Visca che da sempre conosce la situazione dei giovani a rivedere questo progetto – prosegue Francescon facendo un vero e proprio appello – Sindaco non credo che serva un’associazione ma la volontà chiara della giunta a finanziare e stanziare soldi per i giovani che vanno dai 16 ai 29 anni, partendo da progetti semplici, su cui ci siamo confrontati in diverse occasioni – e poi prosegue rivolgendosi all’assessore Bruno – Il punto assessore, e glielo dice un giovane che a Trofarello è cresciuto, è che questo paese deve tornare ad essere un paese per i giovani, perché il rischio con il tempo sarà quello che le associazioni che non hanno ricambio moriranno. Perché per esempio non organizzare una giornata del volontariato facendo conoscere ai giovani le realtà del nostro paese? Abbiamo a Moncalieri un’amministrazione che da sempre lavora sulle politiche per i giovani costruendo percorsi importanti con loro. Da parte mia come giovane, e fino dove posso, non verrà meno la collaborazione, purché ci sia da parte dell’amministrazione un percorso serio e attuabile. Assessore la invito comunque ad incontrare i giovani e ascoltarli, sicuramente troverà spunti interessanti anche senza un forum. Ripensare al consiglio comunale per i ragazzi non sarebbe una cosa sbagliata. E’ importante che i giovani di questo paese non pensino che amministrare sia una cosa brutta. Ma serve che l’amministrazione si faccia promotrice di questo dialogo. Senza i giovani – conclude Francescon – è difficile pensare di costruire un cambiamento e un futuro».