Pro Natura fredda la commissione regionale

OLTRESTAZIONE – Pro Natura è stata ascoltata  dai consiglieri della V Commissione del Consiglio Regionale sul tema ospedale in zona Cenasco che riceve gli appunti delle associazioni come una doccia fredda.  Dopo le esposizioni, a cura di  Marco Cavaletto di Pro Natura, Maria Teresa Roli di Italia Nostra e Mario Cassardo per l’Osservatorio per la realizzazione dell’ospedale,  i commissari hanno poi rivolto domande e spiegazioni sui vari temi sollevati. «Dall’esposizione dei fatti è emerso che i consiglieri regionali non erano in possesso della  documentazione della giunta regionale, nonostante una loro richiesta in tal senso formulata oltre due mesi fa;  quindi, i consiglieri ignoravano tutti i passaggi tecnici necessari per consentire alla Giunta regionale di decidere quale sito fosse il più idoneo ad ospitare un nuovo ospedale, il cui costo per la collettività è stato stimato superiore ai 200 milioni di euro – spiega Marco Cavaletto a nome di Pro Natuta – Sotto il profilo istituzionale questa situazione che vede una parte dei decisori politici, ovvero i consiglieri regionali, all’oscuro di quanto sta facendo l’altra parte dei decisori politici, la giunta regionale, è grave ed è un sintomo preoccupante del “degrado” in cui la politica sta gettando le istituzioni democratiche – continua Cavaletto –  Auguriamoci che quanto accaduto possa considerarsi soltanto un incidente di percorso e che quanto prima i consiglieri regionali  possano consultare tutti i documenti della giunta regionale. Le Associazioni ambientaliste infatti avevano i documenti perché richiesti regolarmente agli avvocati della società che ha fatto ricorso al TAR e pertanto aveva avuto la possibilità di effettuare il cosiddetto “accesso agli atti”». Quali i punti su cui avete fatto leva? «Intanto abbiamo sottolineato che  vogliamo assolutamente che l’ospedale unico venga costruito. Ma Pro Natura reputa non idoneao sotto il profilo idrogeologico, ma anche per questioni di economicità, la realizzazione di un ospedale in regione Cenasco che è interamente di proprietà privata.  I terreni su cui dovrebbe sorgere l’ospedale sono destinati all’agricoltura (seconda classe di Fertilità). La compensazione che i comuni di Moncalieri e Trofarello vorrebbero attuare con terreni aventi destinazione d’uso diversa da quella agricola in cambio dei terreni agricoli in zona Cenasco è un escamotage. E poi questi terreni, compresi tra Ferrovia e Zona industriale Sanda Vadò, sono allagabili per la presenza di una falda freatica molto superficiale».

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